Sabato 9 Ottobre inaugurazione del primo “Murale per Cese”

Il primo passo di un progetto di valorizzazione dell’associazione giovanile “Mapuche”

“I detrattori più critici sostengono che la “moda” dei murales passerà come le altre. Noi crediamo poco a
questa teoria, ma crediamo molto nella forza del rinnovamento, della cura, dell’estetica come veicolo di un
impegno per i propri luoghi. Un impegno fatto con le mani, con il tempo, lontano dai formalismi costruiti a
tavolino.” queste le parole di apertura dell’associazione giovanile “Mapuche”.

Gli stessi componenti dell’associazione spiegano infatti: “L’idea del “murale per Cese” nasce in pieno lockdown come un modo per stimolare la fantasia dei ragazzi e spingerli a guardare oltre il vuoto di quel presente. Un concorso da cui sono arrivate creatività e idee, e che vede il primo passo nell’inaugurazione di “Madre e terra”, l’opera nata dal talento di Emanuela Cipollone e realizzata assieme ai ragazzi dell’associazione sulla cabina elettrica che Enel ha reso disponibile, accogliendo la richiesta di “Mapuche” con grande propensione e disponibilità. L’autrice ha scelto di rivisitare “la nascita di Venere” di Botticelli rappresentando la terra come madre ed inserendo nell’opera l’elemento simbolo delle “lattaròle” di Cese. “È un’immagine che in me ha sempre suscitato grande stupore – ha scritto nella
descrizione del quadro – per la forza che quelle donne dimostravano ogni giorno”. Non un’opera
qualunque, dunque, ma una sintesi artistica di tracce storiche e di attaccamento alla propria terra, lo stesso
che “Mapuche” porta con sé già nel nome.”

Aggiungono inoltre, sempre dall’associazione “Mapuche”, che ha ideato il murales: “La creazione artistica rappresenta soltanto il primo passo all’interno di un progetto più ampio che non si limita ai murales, ma che vuole portare valore e bellezza in diversi angoli di Cese attraverso installazioni creative e riproduzioni fotografiche dedicate a piazzette e stradine, piccoli giardini e “orti verticali” con cui valorizzare alcune pareti, oltre a realizzazioni fantasiose da affidare alle mani dei bambini e ragazzi del posto.”

Concludono infine, dicendo: “Forse un piccolo progetto per istituzioni ed enti dotati di fondi e autonomia finanziaria. Un impegno enorme, oltre che affascinante, invece, per un’associazione che vive di contribuzioni volontarie e non può
contare che sulla propria determinazione. Abbiamo idee e voglia di fare, lo testimoniano i nostri quasi dieci anni di attività sociali, con i nostri progetti vogliamo dire ai ragazzi di oggi e di domani che impegnarsi è sempre bello, edificante, coinvolgente. Se condividete questi propositi, venite a conoscerci e magari a sostenerci sabato 9 ottobre: alle 18.30 sveleremo il primo “murale per Cese” e sarà una buona occasione per parlare di futuro dentro un borgo che ne ha bisogno, ma soprattutto desiderio.”

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