Sanità:botta e risposta fra minoranza (Genovesi) e maggioranza (Verdecchia-Iucci)

AVEZZANO – Ancora scontro tra maggioranza e opposizione sul versante sanità; sicuramente un tema che resterà caldo per molto tempo, viste le mancanze palesi che il Covid-19 ha messo in evidenza.

A lanciarsi all’attacco è stato il leghista Tiziano Genovesi, che in una nota si schiera contro sindaco Di Pangrazio ed assessore Colizza. Queste le parole di Genovesi: “È gravissima la situazione che riguarda la sanità marsicana, è vergognoso il silenzio del primo cittadino di Avezzano e l’assoluta indifferenza sul caos tamponi all’ospedale di Avezzano dello stesso sindaco, Giovanni Di Pangrazio, e dell’assessore Maria Teresa Colizza, da lui delegata per gestire l’emergenza sanitaria”.

Questo dunque il duro attacco del consigliere comunale Genovesi, all’indomani del blitz dei carabinieri del Nas presso il Laboratorio analisi dell’ospedale del capoluogo marsicano.

“La situazione è talmente confusa che anche i militari del Nas hanno voluto vederci chiaro, acquisendo tutti i dati necessari per chiarire le cause dei ritardi e soprattutto se ci siano eventuali responsabilità. Non è possibile che per un errore di sistema, un problema a livello informatico, centinaia di famiglie siano costrette ad essere recluse nelle proprie case in attesa di conoscere l’esito dei tamponi effettuati”, spiega Genovesi.

“Non è più accettabile l’atteggiamento remissivo del sindaco di Avezzano che, tolte le vesti da paladino della Marsica e riposta l’armatura nell’armadio, oggi resta in un religioso silenzio, senza prendere una posizione contro o a favore del manager della Asl 1, il ‘marinaio’ Roberto Testa, che continua a dimostrarsi inadeguato per il ruolo che ricopre”, aggiunge il consigliere del Carroccio.

L’esponente della Lega attacca frontalmente il sindaco: “Mi chiedo cosa sia cambiato, vorrei sapere a cosa si deve il repentino cambio nell’atteggiamento del primo cittadino. Il silenzio del sindaco non fa che confermare l’ipotesi che nel frattempo si sia giunti a un accordo di tipo politico tra le parti, altrimenti resta tutto inspiegabile. I detrattori potrebbero dirmi che si tratta di un pensiero malevolo, ma si sa che ‘a pensar male degli altri è peccato, ma spesso si indovina’”.

Genovesi continua a chiedere, quindi, un passo indietro al direttore generale dell’Azienda sanitaria della provincia dell’Aquila: “Non si può continuare a fare melina. È ora che Testa si faccia da parte, ammetta le proprie difficoltà e responsabilità, lasciando il posto a persone che abbiano a cuore la sanità del nostro territorio. Ora che la campagna vaccinale è a buon punto, serve davvero un colpo di reni da parte di tutti, chi non è in partita è meglio che resti in panchina”, conclude.

Di tutta risposta, si esprimono i consiglieri di maggioranza Roberto Verdecchia e Ignazio Iucci, i quali respingono al mittente le accuse del leghista Tiziano Genovesi, asserendo: “Qui, se c’è qualcosa di vergognoso sulla sanità, al di là del caos tamponi al vaglio delle autorità, è l’atteggiamento della Lega che, invece di assumersi le responsabilità per la scelta del manager, che ora vuole cacciare, cerca di buttare fumo negli occhi illudendosi di fare breccia nei cittadini. L’amministrazione di Avezzano e il sindaco Gianni Di Pangrazio, al contrario di quanto vorrebbe far credere la becera propaganda leghista, hanno messo sempre al centro la difesa degli interessi dei cittadini mobilitando anche i sindaci marsicani quando la Lega era silente e le persone morivano davanti al pronto soccorso. Ora la vera vergogna è che mentre la Regione a trazione Lega sta per assestare un’altra durissima mazzata sui tre ospedali della Marsica, i più bistrattati d’Abruzzo, il “fido” Genovesi invece di alzare la voce contro gli autori del misfatto, per compiacere l’onoreole Luigi D’eramo, grida al lupo al lupo illudendosi di avere a che fare con le pecore”.

Sugli attacchi contro il manager Testa, finito nel mirino dell’onorevole D’Eramo nella fase della scelta del direttore sanitario, dove il coordinatore regionale puntava su una leghista Doc, da palazzo di Città, mettono i puntini sulle I. “Il presidente della Regione, Marco Marsilio e la Lega”, aggiungono, “dicano di aver fallito e revochino pure il manager, però basta con i giochetti. La sfiducia avviata dalla Regione è la prova lampante che le richieste di commissariamento o l’affiancamento del Manager fatte nel momento più drammatico della pandemia dal sindaco Di Pangrazio e dai colleghi marsicani erano fondate: ma allora la Lega difese il manager Asl a spada tratta”.

Ma la dura replica di Verdecchia e Iucci non finisce qui. I due aggiungono infatti: “E’ vergognoso criticare il centro vaccinale più attrezzato d’Abruzzo”, proseguono, “e il sacrificio di medici infermieri e operatori vari di cui molti volontari che giornalmente sono al loro posto per somministrare vaccini. Abbiamo criticato per mesi le inefficienze della direzione Asl sempre difesa dalla Lega quando il direttore sanitario era di stretta osservanza leghista. Ora che il manager non sta più ai diktat leghisti vogliono rimuoverlo: lo facciano, ma non tocchino Avezzano, mentre i Nas, per quanto ci risulta, indagano per discordanze nel sistema informativo aquilano. La politica può dire tutto e il contrario di tutto ma non accetteremo mai che chi è’ responsabile del fallimento, la Lega, provi a mistificare la realtà battendo sempre sullo stesso tasto. Noi, al contrario di Genovesi e D’Eramo, lavoriamo per modificare una bozza di piano sanitario fatto dalla Lega che penalizza la sanità marsicana. Ci sostituiamo alle inefficienze della Asl più volte denunciate facendo test direttamente: tutto perché sulla sanità la Regione è sempre in ritardo”. Verdecchia e Iucci replicano anche al capistrellano Francesco Piacente, segretario provinciale del Pd: “Ma quale film ha visto che lo ha lasciato in confusione?”

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