Sciopero dei metalmeccanici dell’industria. In alcune fabbriche dell’aquilano l’adesione oltre il 90%. Si è parlato anche di LFoundry e Marelli

PESCARA – Punte di adesione che hanno superato il 90% nell’aquilano per lo sciopero dei lavoratori metalmeccanici dell’industria. Il dato viene da fonte sindacale ed evidenzia il forte stato di preoccupazione per il futuro, immediato e anche a più lunga scadenza, di chi vede sempre più in pericolo la propria occupazione.

Nel presidio tenutosi stamane davanti al Consiglio regionale, infatti, non si è parlato solo di rinnovo del contratto, ma soprattutto delle situazioni di crisi, come la LFoundry di Avezzano o la Marelli di Sulmona, ma anche del possibile impatto sull’occupazione e sull’economia abruzzese se il Governo Meloni affiderà la gestione del sistema nazionale di sicurezza delle telecomunicazioni ad un’azienda Usa che fa capo a Elon Musk.

“In tutta Italia in questi giorni le Lavoratrici e i Lavoratori metalmeccanici stanno scioperando per chiedere il rinnovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’Industria e installazione di impianti secondo le richieste contenute nella piattaforma rivendicativa di FIM-FIOM-UILM che è stata approvata dal 98% delle Lavoratrici e dei Lavoratori.

Nella provincia dell’Aquila – spiegano i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil – le metalmeccaniche e i metalmeccanici hanno incrociato le braccia nella giornata odierna per le 8 ore di sciopero proclamate da FIM-FIOM-UILM provinciali. L’adesione allo sciopero è stata molto significativa, con picchi che nelle aziende maggiori hanno superato il 90%.

Le Lavoratrici e i Lavoratori metalmeccanici della provincia hanno inoltre preso parte al presidio che si è tenuto a L’Aquila presso il Consiglio Regionale, dove era in corso un evento che vedeva la presenza dei rappresentanti di Confindustria Abruzzo, Confindustria L’Aquila e delle aziende abruzzesi che operano nel settore dell’aerospazio.

Durante il presidio – prosegue la nota sindacale -, gli interventi delle delegate e dei delegati sindacali hanno toccato non solo i temi del contratto nazionale, ma anche le vertenze aperte nella nostra provincia, a partire da quelle della Marelli di Sulmona e della LFoundry di Avezzano, nonché hanno richiamato l’attenzione sul possibile impatto che potrebbe avere sulle aziende dell’aerospazio del nostro territorio l’eventuale scelta del Governo di affidare a un’azienda spaziale privata statunitense il nostro sistema di sicurezza nazionale per le telecomunicazioni.

Il presidio davanti al Consiglio Regionale ha determinato l’occasione per sensibilizzare anche l’Assessora regionale Tiziana Magnacca rispetto sia a questo tema che a quello del rinnovo del contratto nazionale, in particolar modo in riferimento al salario.

Inoltre, FIM-FIOM-UILM hanno incontrato il Presidente di Confindustria Abruzzo dott. Silvano Pagliuca al quale hanno consegnato un documento, inviato anche a Confindustria L’Aquila, per chiedere che si facciano portavoce delle istanze delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici presso Federmeccanica-Assistal – concludono i sindacati -, affinché ci sia una ripresa immediata delle trattative con un atteggiamento di apertura e dialogo costruttivo”.