Scout e Parco d’Abruzzo: un rapporto che parte da lontano. Il primo campo nazionale, svolto in Val Fondillo, nel 1921

VILLETTA BARREA – Durante il periodo natalizio diversi gruppi scout hanno potuto svolgere il loro campo invernale nel territorio del Parco partecipando a specifiche attività di servizio o collaborando direttamente con il personale dell’Ufficio Educazione e Volontariato.


Il Centro Servizi per l’Educazione Ambientale e il Volontariato di Villetta Barrea (telefono 086489102; centroservizi.villetta@parcoabruzzo.it) è stato il punto di riferimento e di coordinamento per i gruppi scout, in modo particolare nell’accogliere le loro esigenze, dare informazioni riguardo le strutture ove alloggiare e su quali fossero i sentieri da percorrere e dove poter svolgere alcune attività, informazioni utili in un periodo dell’anno così particolare quando la sicurezza dei partecipanti deve essere maggiore e sottoposta a particolare attenzione da parte dell’Ente Parco.


Un gruppo ha collaborato al ripristino e alla piccola manutenzione del sentiero B3 nel territorio di Pescasseroli, dove i giovani appartenenti al Clan hanno liberato il sentiero da alberi caduti che ne ostruivano il passaggio, rimosso alcuni piedistalli in ferro ancora presenti e non più utilizzati, hanno rinforzato e riparato diversi cartelli segnaletici posti sul sentiero.

All’interno del Centro Natura di Pescasseroli hanno tolto il ghiaccio dal percorso che conduce ai recinti dove si trovano gli animali e provveduto a rimuovere i rami caduti nei giorni precedenti a causa del vento.


Il Direttore del Parco, dr. Luciano Sammarone, li ha incontrati per ringraziarli della loro presenza e per la preziosa collaborazione che anche se per breve tempo, è sempre gradita e rappresenta un buon esempio di impegno concreto.


Un altro gruppo invece ha svolto servizio presso il Casone Antonucci presidio storico del volontariato nel Parco dove le attività sono state diverse e abbastanza impegnative, ma non è comunque mancata una passeggiata per scoprire insieme le tracce degli animali sulla neve.
Un reparto invece è stato accolto presso il Centro Servizi di Villetta Barrea dove il primo giorno ha svolto attività di educazione ambientale e visionato alcuni filmati del Parco, il giorno successivo ha visitato il Museo del Lupo e la vicina area faunistica di Civitella Alfedena, accompagnati dai Volontari del Servizio Civile.


La presenza degli scout nel territorio del Parco fin dal primo campo nazionale svolto in Val Fondillo nel 1921, ha significato un investimento culturale ed educativo immenso. Tutti i gruppi susseguitisi nel tempo hanno sempre mantenuto un contatto diretto e profondo con l’ambiente naturale che è quasi rimasto intatto dalla istituzione dell’Ente, cogliendo in questa esperienza il vero senso della crescita giovanile. Si impara a sapersi organizzare, programmare, scegliere, essere autonomi, ma anche a collaborare con gli altri componenti del gruppo e con le popolazioni del territorio. Per il gruppo, il Campo estivo o invernale, può rappresentare l’occasione non solo per venire in contatto con realtà diverse e spesso lontane da quelle quotidiane, ma anche per impegnarsi in piccole azioni di volontariato utili, che rendono un luogo e il tempo trascorso, un’esperienza bella e gratificante.

(fonte e foto PNALM)

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