Scuola “Cappuccini”- Problemi ancora prima di iniziare

Guardiagrele – Il gruppo consiliare Progetto per Guardiagrele, alla luce dell’annuncio del sindaco Simone Dal Pozzo, della procedura accelerata che è stata adottata per affidare i lavori del corpo 2 e 4 della Scuola Materna e Primaria di Rione Cappuccini per l’importo di €. 1.380.000, dopo aver visionato il progetto e gli atti di gara, ha riscontrato che i lavori che si andranno a realizzare riguardano il progetto redatto ad agosto 2019 e che lo stesso non risulta adeguato alle disposizioni impartite con il “Piano Scuola post Coronavirus”, che prevedono il distanziamento tra i banchi, il ridotto numero degli alunni per aula, la riorganizzazione degli spazi comuni, l’individuazione di percorsi differenti per l’accesso e l’uscita dalla scuola e dalle aule, la diversa funzionalità della mensa, degli spazi esterni, il trattamento igienico delle aule in cui mancano apparecchiature idonee per il ricambio e la sanificazione dell’aria.  Le osservazioni sono state inviate al sindaco di Guardiagrele Simone Dal Pozzo, ai Dirigenti scolastici, ai responsabili della sicurezza della scuola, ai responsabili tecnici del Comune, ed alle istituzioni sovracomunali. Questa iniziativa si è resa necessaria per evitare che vengano spesi i soldi pubblici impropriamente, senza risolvere problemi seri che oggi colpiscono tutti, come il contagio da Coronavirus.

Tuttavia le osservazioni sono state rivolte anche per altre “ombre” individuate nel progetto, che ha visto mettere a gara prezzi già ridotti del 28% rispetto ai prezzi correnti fissati dalla Regione Abruzzo, ai quali la ditta concorrente ha applicato un ulteriore ribasso. Questa, infatti, ha offerto altre lavorazioni a titolo gratuito, facendo aumentare la percentuale del ribasso reale che va a raggiungere circa il 50% del valore iniziale, vale a dire con prezzi per l’Impresa che non copriranno, forse, neanche l’acquisto dei materiali. Questo notevole ribasso, su una struttura strategica come la Scuola, che è il luogo dove i nostri figli trascorrono gran parte del proprio tempo, ha suscitato l’attenzione e la preoccupazione dei consiglieri comunali che, per questo, hanno sollevato il caso presso le istituzioni competenti.

Un’altra seria problematica è legata alla sicurezza del cantiere. La demolizione, in concomitanza con lo svolgimento delle lezioni, comporterà problemi di polveri, anche inquinanti, che andranno ad intasare gli altri ambienti della scuola. Non meno importante il disagio dovuto alla presenza dei mezzi da cantiere che dovranno operare in presenza di alunni, personale scolastico, scuolabus e genitori, aumentando notevolmente rischi e pericoli per tutti i presenti che, tra alunni e personale scolastico, sono circa 500. Infine, ma non per ultima la viabilità. Già adesso è ridotta e tortuosa ma, proprio durante il periodo dell’attività scolastica, risulterà ancor di più compromessa, per la presenza degli operai e dei mezzi d’opera, dell’impianto di cantiere, dei materiali che dovranno essere approvvigionati a terra.

Tanta è la fretta per iniziare, non perché si abbia a cuore il futuro delle giovani generazioni, ma solo per autocelebrare l’operato del Sindaco alla conclusione dei suoi cinque anni attività. Stanno sperperando 6 milioni di euro su un edificio vecchio, che sorge su un’area priva di funzionali spazi esterni e con una viabilità notoriamente più che critica, rattoppando una struttura vecchia che in parte verrà demolita ed in parte ristrutturata. Con 6 milioni di euro avremmo potuto investire per avere una nuova scuola sicura, moderna, a norma con spazi idonei, con tecnologie attuali e con standard elevatissimi. Il sindaco Dal Pozzo, invece, sta sperperando quei 6 milioni di euro, per avere meno di quello che ha oggi, solo per appagare il proprio ego e la propria vanità. I Consiglieri hanno chiesto di sospendere la consegna dei lavori, affinchè il progetto possa essere riesaminato ed adeguato alle nuove norme impartite dal Governo con il Piano Scuola 2020-2021, a seguito dell’emergenza Coronavirus, perché il denaro pubblico venga speso utilmente e con attenzione, e non per soli fini elettoralistici.

C’è dell’altro, infine: l’appalto gestito dalla ECOLAN, con una commissione di tecnici che non conoscono lo stato dei luoghi e né si sono evidentemente preoccupati di conoscerne la realtà, ha scelto di affidare i lavori alla ditta che ha proposto un progetto “migliorativo” che prevede:

1.     la realizzazione di un’area gioco tra il muraglione verso il vecchio Ospedale e la scuola (senza considerare che quella parte di edificio verrà demolita con il 3 lotto – che dovrà essere ancora appaltato), annullando poi, quindi, i presunti vantaggi derivanti dalle opere cosiddette migliorative;

2.     la realizzazione di un’area verde con alberature nell’area antistante l’ingresso, dove attualmente accedono e girano gli scuolabus, immaginando forse che poi i ragazzi debbano scendere a piedi da Via Marrucina o dal sagrato della Chiesa;

3.     la realizzazione di un orto didattico (all’interno di “fioriere”) nella parte laterale verso la strada provinciale, occupando quei pochi spazi che oggi vengono usati per parcheggio;

4.     l’eliminazione della statua di Padre Pio, realizzando un percorso pedonale per accedere al campetto del Convento dei Cappuccini, oggi utilizzato anche per parcheggio, una ingestibile commistione con le attività religiose e ricreative della Parrocchia.

In conclusione, stiamo assistendo ad una gara contro il tempo, per far eseguire in tutta fretta lavori che manifestano, ancor prima di essere iniziati, falle e criticità, non solo per l’immediato, ma anche per il futuro. Una fretta che si può spiegare solo con l’imminenza delle elezioni comunali che ci saranno fra 60 giorni. Una scelta sbagliata su cui ricadrà la responsabilità del Sindaco e della sua maggioranza, ma che noi consiglieri abbiamo il dovere di evidenziare, informando non solo i residenti di “Cappuccini” ma tutta la cittadinanza e le famiglie guardiesi, che dovranno convivere con queste scelte frettolose e sbagliate.

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