Scurcola Marsicana. Commemorazione per le vittime del terremoto del 13 gennaio 1915. Deposta una corona al monumento dedicato alle vittime a Cappelle dei Marsi

CAPPELLE DEI MARSI- Nella mattinata di mercoledì 13 gennaio, nel severo rispetto delle norme anti Covid-19, si è svolta in Piazza Pollenza nella frazione di Cappelle dei Marsi la commemorazione per il ricordo delle vittime del terremoto del 13 gennaio 1915.

Successivamente alla benedizione impartita sulla corona da parte di Don Francois, parroco di Cappelle, il Primo Cittadino di Scurcola Marsicana Maria Olimpia Morgante, nel rivolgere un pensiero particolare alle vittime del gravissimo evento sismico, ha voluto mettere in evidenza la tenacia, la compostezza ma soprattutto la forza con la quale gli abitanti di Cappelle, quelli di Scurcola Marsicana ed in Marsicani in generale hanno saputo mettere nell’affrontare la tragedia e soprattutto nel ricominciare.

“Molti di essi non avevano più nulla, a partire dai propri affetti- ricorda il Primo Cittadino Morgante-  per arrivare ai propri averi, la Guerra incalzava, eppure hanno saputo rimboccarsi le maniche per risollevarsi e ripartire esattamente dal punto in cui tutto sembrava essere finito per sempre: la propria amata terra. È un insegnamento importante, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo oggi: per motivi diversi dalle calamità naturali, la Pandemia tende comunque a ricordarci quotidianamente la nostra fragilità, ma i nostri avi ci hanno insegnato a non mollare e ad affrontare le avversità, trasmettendoci la tenacia necessaria per superarle. Attraverso questo Monumento, per mezzo dell’omaggio alle vittime, abbiamo la possibilità di ricordare da dove veniamo e di rinnovare questi insegnamenti”.

Terminato il saluto del sindaco Maria Olimpia Morgante il professor Raffaele Sabatini ha preso la parola illustrando, in una interessante relazione, come è stato in grado di recuperare il “Diploma di Benemerenza per Atti di Eroismo di Romeo Sabatini”: tale diploma è stato consegnato, con grande commozione, al Gruppo Alpini di Cappelle.

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