Sevel di Atessa. Ipotesi riapertura il 20 aprile. La Fim-Cisl: «L’accordo con Fca utile anche in altre realtà»

ATESSA – La Fim-Cisl.: «Siamo convinti – scrive il sindacato – che la fase 2 si debba preparare durante la fase 1, quindi insieme alle altre organizzazioni abbiamo siglato un importante accordo con Fca per non trovarci impreparati quando ci sarà la ripresa produttiva. L’intesa raggiunta punta sulla salute dei lavoratori come valore prioritario e ci auguriamo possa essere un punto di riferimento anche per altre realtà».

L’emergenza Coronavirus aveva fermato anche la Sevel di Atessa che aveva comunicato lo stop fino al 30 marzo, dopo giorni di pressioni da parte di sindacati e amministratori locali, stop prolungato al 13 Aprile e adesso al 20.

Migliaia di lavoratori che tutti i giorni si muovono, si recano a lavoro, con i mezzi propri o pubblici e tornano a casa dopo aver condiviso luoghi a rischio, mettono palesemente in contraddizione il principio di dover stare tutti a casa per tutelarci dal virus.

La domanda sorge spontanea: come metteranno in sicurezza i 5.862 lavoratori (5.460 operai e 400 impiegati/quadri) dello stabilimento di Atessa? In questi giorni di chiusura, La Sevel si è organizzata per mettere in campo azioni di sicurezza per i lavoratori, ora in Cassa Integrazione e in data 10 aprile, la Fim-Cisl e Fca si sono accordati per il futuro della Sevel in questo modo:

  • l’utilizzo di strumenti tecnologici come lo scanner per misurare la temperatura a ogni ingresso;
  • rispetto delle distanze sociali di un metro;
  • maggiore tutela per le persone con patologie riconosciute;
  • uscita dallo stabilimento senza timbratura per evitare assembramenti;
  • maggiori cicli di pulizia;
  • spacchettamento pause e pausa mensa per un massimo di due usi per volta;
  • sanificazione costante degli ambienti;
  • ogni inizio turno si ritarderà di 10 minuti la partenza delle linee per permettere la pulizia del posto di lavoro;
  • 2 mascherine a turno per ogni lavoratore più occhiali.

Per i trasporti, la Regione Abruzzo, su richiesta degli stessi sindacati, aveva già emanato un’ordinanza che istituiva più corse per il rispetto delle distanze. Lo stesso è stato fatto con la Regione Molise. Sarà aperto un tavolo permanente tra responsabili aziendali, Rls e esecutivi per analizzare costantemente la situazione.

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