Sicurezza a Pescara. I sindacati della Polizia: «Sono gli sforzi dei poliziotti a far sembrare adeguati i numeri del personale!»

PESCARA – Polemica su numero e risultati dei sindacati di Polizia con il Questore di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo.

Una polemica che trae origine dai dati, pubblicati da “Il Sole 24Ore”, sulla classifica della sicurezza delle province italiane.

Pescara è al 34° posto, e per il sindacato se il risultato non è stato ancora peggiore, lo si deve solo al lavoro e al sacrificio degli uomini che sono in campo, non certo agli organici ridotti che sono, a loro detta, palesemente inadeguati alla realtà pescarese, come città e come territorio provinciale.

La nota dei sindacati di Polizia al Questore di Pescara Luigi Liguori

Questa la nota congiunta dei sindacati di Polizia rivolta al Questore pescarese.

«Lo scorso 4 ottobre, commentando ‘l’indice sulla criminalità in Italia nel 2022’ apparso su “Il Sole 24 ore” al link https://lab24.ilsole24ore.com/indice-della-criminalita e che colloca la provincia di Pescara al 34esimo posto in Italia con il primato assoluto in Regione, il Prefetto Giancarlo Di Vincenzo e il Questore Luigi Liguori hanno invitato ad evitare ogni allarmismo, garantendo massima vigilanza e maggiore presenza delle Forze dell’Ordine in strada.

Solo qualche giorno prima, lo stesso Questore, a margine della ricorrenza di San Michele Arcangelo, si è spinto a definire ‘adeguata’ la presenza delle forze di Polizia pescaresi, di fatto smentendo sé stesso e tutta l’attività portata avanti in questi anni anche con l’impulso delle scriventi organizzazioni sindacali, culminata nell’incontro con Prefetto e Questore stesso svoltosi il 18 ottobre 2021 e relativo alla carenza di organico dei diversi reparti della Polizia di Stato e alla necessità di riclassificazione della Questura.

Liguori, Questore di Pescara

Ciò, è bene precisarlo, avveniva prima dell’emergenza Ucraina, che ha interessato in maniera particolare la provincia di Pescara e, soprattutto, in un contesto di emergenza sanitaria che ha influito sulla gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica. Infatti, con il graduale ritorno alla normalità, oltre alla naturale implementazione degli eventi a carattere locale, regionale e nazionale, a Pescara la questione sicurezza è ‘deflagrata’ anche con episodi di ampio clamore mediatico – come l’efferato delitto del 1° agosto u.s. – o come dimostrano importanti indagini che documentano la presenza della criminalità organizzata nel nostro territorio.

Il tutto senza dimenticare che, proprio grazie al sinergico impegno delle scriventi organizzazioni sindacali e delle competenti autorità locali, la scorsa estate la Questura di Pescara è stata interessata da un temporaneo piano di rinforzi estivi che, oltre a certificare le esigenze del territorio, ha contribuito alla gestione delle molteplici esigenze relative all’ordine e alla sicurezza pubblica.

Tutto quanto sopra rappresentato è evidentemente poca cosa per il Questore che, sminuendo la questione sicurezza e parlando di ‘adeguatezza’ dei numeri delle Forze dell’Ordine a Pescara, di fatto vanifica gli sforzi fatti quotidianamente dalle donne e dagli uomini che concorrono alla sicurezza del territorio.

I dati reali della situazione di Pescara secondo i sindacati di Polizia

Al Questore di Pescara e alla città tutta, invece, abbiamo l’obbligo di dire la verità: – i poliziotti a Pescara sono sempre meno e con un’età media molto alta;

  • i servizi sono aumentati vertiginosamente;
  • la sicurezza viene garantita solo grazie agli enormi sforzi, sempre più frequenti, dei
  • poliziotti impiegati senza soluzione di continuità sul territorio;
  • i ritardi accumulati per l’emissione di Passaporti e Permessi di Soggiorno dipendono proprio da questo impiego smisurato del personale in ambiti diversi che svuota gli uffici, salvo poi dover prevedere improbabili “open day” e/o la presenza del personale degli Uffici anche in occasione della ricorrenza del Santo Patrono della città di Pescara;
  • lo stesso controllo del territorio è penalizzato da una gestione scriteriata del personale, quasi mai gratificato e spesso mortificato anche in occasione di interventi meritori.

E allora, anche se le autorità locali non lo dicono, siamo noi a denunciare che la classificazione della Questura di Pescara non tiene nella dovuta considerazione dei fatti incontrovertibili: Pescara non è solo la città più popolosa della Regione, quella a maggiore vocazione turistica, l’unica dotata di aeroporto e stazione ferroviaria che la collega all’intero asse adriatico ma è anche la sede di istituzioni regionali e proprio nella città di Pescara si svolgono spesso gli eventi più rilevanti a livello sportivo, ludico, sociale e politico della Regione.

A Pescara, una città di 120mila abitanti e nella cui area urbana ne gravitano quasi 400mila al giorno, il controllo del territorio è affidato a due o al massimo tre equipaggi delle Volanti, i cui operatori devono anche rilevare gli incidenti in orari notturni, a causa dell’assenza di personale della Polizia locale in quella fascia oraria nonché della grave carenza di organico che affligge la Polizia Stradale ed Autostradale che si ripercuote sul sistema nel suo complesso.

Proprio a causa della cronica mancanza di personale si è registrato recentemente un ritardo nel pagamento dei ticket sostitutivi del pasto di circa 4 mesi, mentre per il pagamento delle missioni e/o trasferte l’attesa è di circa 18 mesi e persino i conteggi relativi al calcolo delle pensioni sono imprecisi al punto che i colleghi prossimi alla pensione sono costretti a rivolgersi ad enti esterni per avere una contabilità esatta e rischiano un ritardo di 1 o 2 mesi nell’emissione delle prime mensilità!

Al Questore è bene ricordare che se può parlare di sicurezza a Pescara non è perché i numeri del personale siano adeguati ma esclusivamente per gli sforzi delle donne e degli uomini delle Forze dell’Ordine che mortifica ogni giorno!». SIULP, Colantuono – SAP, Guerrieri – SIAP, Ferri – Fed. FSP Polizia di Stato, Ronzone – SILP CGIL, Pisano – Fed. COISP MOSAP, Catitti.

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