Sindaci, associazioni, partiti e parlamentari uniti contro il “Caro Pedaggi” e per la sicurezza sulle autostrade abruzzesi e laziali

In tantissimi questa mattina alla manifestazione ai caselli lungo le A24 e A25

AVEZZANO – Erano in tanti, con le fasce tricolori, ai cancelli delle autostrade A24 e A25 per manifestare la lotta contro l’aumento dei pedaggi.

I Sindaci di Lazio e Abruzzo, infatti, compatti e in grandissimo numero hanno partecipato attivamente all’iniziativa di sensibilizzazione per ottenere ascolto dal Governo, muto e assente fino ad ora, sulla questione pedaggi e sicurezza delle autostrade abruzzesi e laziali.

E questa vota hanno ottenuto anche la solidarietà e la partecipazione, importantissime, di associazioni, Cna-Fita Autotrasportatori in primis, partiti e parlamentari.

Solidarietà e partecipazione espresse concretamente e anche con interventi e documenti ufficiali.

Fratelli d’Italia con i Sindaci.: “Giovannini intervenga o si dimetta”

Iniziamo con Vincenzo Calvisi, vicepresidente di Fratelli d’Italia per la provincia dell’Aquila, e Lucia Albano, deputata di Fratelli d’Italia.

«Questa mattina ci siamo recati al casello autostradale di Tornimparte, lungo la A-24, per portare il nostro sostegno alla mobilitazione straordinaria dei sindaci abruzzesi contro il caro pedaggi e a favore di maggiore manutenzione stradale.

L’aumento dei pedaggi, che entrerà in vigore il 1 luglio, porterà un rincaro del 34%. Inoltre, il piano tariffario attualmente in vigore prevede un aumento annuo pari al 16%, che arriverà a +375% nel 2030.

La A-24 e la A-25 – spiegano – sono le uniche due autostrade che collegano il mar Adriatico con il Tirreno e permettono di connettere le aree interne dell’Appennino Centrale con la Capitale. Vengono percorse da milioni di automobilisti per motivi di lavoro e turismo, ma anche per salute.

A fronte di continui aumenti, in 14 anni il rincaro delle tariffe è stato del 187 %, non segue altrettanta manutenzione da parte del gestore.

Fratelli d’Italia ha più volte sollecitato il Ministero dei Trasporti attraverso atti parlamentari e lettere firmate dal Presidente Giorgia Meloni, senza mai ricevere risposta.

Così come ha domandato l’on. Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera dei deputati, Fratelli d’Italia chiede una informativa urgente del ministro Giovannini su questo tema.

Se il Ministro non è in grado di risolvere questo problema – concludono – , che lasci il suo incarico».

Presente in autostrada la deputata Dem Stefania Pezzopane

Presente la deputata del Pd Stefania Pezzopane che ha espresso chiaramente il suo pensiero a riguardo.

«Ho immediatamente risposto all’appello dei sindaci con i quali da anni condivido un impegno su vertenza autostrade che ha visto importanti risultati.

Sono qui al casello di Tornimparte con i sindaci. Purtroppo da mesi c’è uno stallo inaccettabile. E questa mattina siamo qui per pretendere la dovuta attenzione.

Torniamo a chiedere al governo – continua – di affrontare il problema ed al ministro Giovannini se intenda convocare con la massima urgenza un tavolo di concertazione per giungere ad una proposta che scongiuri aumenti tariffari insostenibili a carico dei cittadini e quali iniziative urgenti intenda adottare per avviare, senza ulteriori ritardi, la messa in sicurezza di un’arteria strategica quale è la Strada dei Parchi.

Apprendiamo da notizie di stampa – afferma la Pezzopane – che il commissario straordinario di Strada dei Parchi Sergio Fiorentino ha proposto al Mims e alla società concessionaria un Piano economico finanziario (Pef) che prevede aumenti dei pedaggi di quasi il 16% all’anno, per arrivare al 2030 ad una crescita che porterebbe il costo del pedaggio al 375% in più di quello oggi vigente.

Riteniamo che la proposta di PEF, con questi contenuti, sia assolutamente irricevibile per gli effetti negativi sull’economia regionale abruzzese.

La Strada dei Parchi è collocata in un’area ad alta sismicità ed essendo l’unica rete autostradale in grado di collegare le aree del cratere sismico con il resto del Paese, è stata dichiarata infrastruttura di valore strategico dalla Protezione Civile.

Proprio per la sua importanza – prosegue la deputata Dem – , la Strada è ancora in attesa dell’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria e di adeguamento sismico con investimenti stimati in 6,5 miliardi.

Notizie di stampa riportano inoltre che il Governo starebbe valutando l’ipotesi di revocare la concessione a Strada dei Parchi, nazionalizzando l’infrastruttura, e in questa luce potrebbe essere letta anche la proposta di PEF che prevede sia lo Stato a farsi carico dei costi per i lavori necessari a rendere sicure e pienamente fruibili A24 e A25, senza la compartecipazione del concessionario privato.

Tuttavia, deve essere ben chiaro che i costi non possono, in ogni caso, ricadere sui cittadini.

A breve – conclude – alla Camera avremo su mia richiesta l’audizione del Ministro, di Fiorentino e di Strada dei Parchi”.

La nota di Ceglie e Cambise dell’area progressista di Avezzano

Netta anche la posizione di Giovanni Ceglie e di Aurelio Cambise, dell’area progressista di Avezzano.

«L’aumento dei pedaggi autostradali rischia di produrre un vertiginoso calo dell’utenza e una conseguente riduzione degli investimenti nella sicurezza strutturale dell’autostrada.

L’art. 3 della Costituzione recita: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Delle promesse di velocità e nuovi treni nel tratto appenninico Roma- Pescara si realizzano solo i rincari tariffari.

I pendolari, che sono costretti ad utilizzare l’autostrada o la ferrovia, devono ogni anno far fronte ad aumenti tra i più alti d’Italia. Risultato: ci si potrà muovere sempre meno o sempre con maggiori oneri.

Quando si capirà che non sono più rinviabili i lavori di adeguamento della tratta ferroviaria Pescara – Roma che permetterebbe di ridurre il traffico su gomma riducendo i consumi, le emissioni di CO2, l’incidentalità, gli intasamenti, i costi e i tempi di percorrenza?

L’opera è considerata strategica. Più di un miliardo e mezzo di euro già finanziati. La tratta è stata anche inserita nel PNRR, il piano nazionale di ripresa e resilienza. Da quando Rete Ferroviaria italiana (RFI) ha reso noto il tracciato dell’opera, i Sindaci e le popolazioni di alcuni comuni abruzzesi (San Giovanni Teatino, Brecciarola, Manoppello) sono scesi sul piede di guerra.

Terreni espropriati, case demolite, binari che passano nei centri abitati.

Sembra che ci sarebbe tra le strade possibili un vecchio studio ipotizzato dalla stessa RFI nel 2007 che prevede il passaggio in affiancamento ed attraversamento all’Interporto Val Pescara di Manoppello. Il raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara, atteso da anni resta per l’Abruzzo ed in modo particolare per la Marsica una priorità assoluta. Dunque, basta ritardi.

Il 12 settembre 2021 fu effettuata una corsa prova sulla tratta ferroviaria Lanciano – Pescara – Sulmona – Avezzano – Tivoli – Roma Termini con un treno “Lupetto” di TUA. Che fine ha fatto?

I marsicani quanto dovranno attendere ancora per l’apertura dell’Interporto di Avezzano? La settima inaugurazione? Ed i 75 metri di ferrovia che mancano per collegarla alla Roma – Pescara?

Occorre subito avviare una nuova gara. Non potrà mai esserci alcuna promozione della ZES senza un adeguato sistema infrastrutturale.

Il futuro dell’Abruzzo e della Marsica riparte dalla cura del ferro Pescara – Roma, dal Corridoio intermodale trasversale Tirreno – Adriatico, dalla ZES e dall’Interporto di Avezzano. La Politica cosa intende fare?».

La nota dei Sindaci di Lazio e Abruzzo a fine manifestazione

Infine la nota dei Sindaci che annunciano il proseguimento della lotta e si dicono soddisfatti della partecipazione e della presenza anche di tante forze e parlamentari.

«I Sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo impegnati nella lotta contro il “caro-pedaggi” e per la sicurezza della A24/A25, esprimono grande soddisfazione per la buona riuscita e la copiosa partecipazione al presidio dei caselli di questa mattina.

Finalmente, dopo oltre quattro anni, TUTTI si sono accorti dell’importanza della battaglia che, gli oltre cento Sindaci stanno conducendo quasi in “solitaria”.

 I Sindaci sono grati ai Parlamentari per la loro presenza ai caselli. Alle parole ora devono seguire I FATTI!!!!!! Vogliono risposte concrete alle numerose lettere inoltrate, pretendono riscontri alle loro istanze che, da quattro anni, instancabilmente continuano a proporre.

Oltre ai risultati ottenuti sino ad oggi, i Sindaci e gli Amministratori chiedono, PER I LORO CITTADINI E I LORO TERRITORI, la SOLUZIONE DEFINITIVA al problema del caro pedaggi e della sicurezza.

La battaglia non si ferma: il prossimo 7 Maggio la protesta torna a Roma e il 21 Maggio di nuovo ai caselli.

I Sindaci e gli Amministratori NON MOLLANO!»

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