Spiagge libere di Pescara ai privati. No di Acerbo e Di Sante (Rifondazione Comunista): «Si fa l’opposto del necessario»

PESCARA – No al regalo delle spiagge libere a privati e tantomeno a chi ha già concessioni balneari e stabilimenti confinanti con le suddette spiagge libere. Ad affermare con forza questo principio è il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, con il segretario provinciale del Prc Pescara, Corrado Di Sante.

Secondo i due esponenti di Rifondazione Comunista, infatti, la decisione della Giunta comunale di Pescara di Carlo Masci, e dell’assessora competente Mariarita Paoni Saccone di Fratelli d’Italia, oltre ad aver saltato i necessari passaggi in Commissione in Consiglio comunale, va a confliggere con quanto detta il Piano Demaniale Regionale che prevede l’affidamento delle spiagge libere a cooperative sociali e associazioni senza scopo di lucro. Una decisione, peraltro, sempre secondo quanto affermano Acerbo e Di Sante, che andrebbe a procedere nel senso opposto di ciò che, a loro dire, servirebbe fare a Pescara, ovvero incrementare il numero di aree libere sul lungomare del capoluogo adriatico e andare a diminuire, al contrario, le aree a pagamento che sono attualmente in concessione agli stabilimenti e imprenditori balneari.
Queste le infuocate dichiarazioni di Acerbo e Di Sante: «A Pescara le spiagge libere sono già poche e una parte anche con acque non balneabili. È pazzesco che la Giunta Comunale e l’assessora di Fratelli d’Italia decidano di affidarle a imprese private con finalità di lucro e quindi anche alle concessioni balneari confinanti.
Corrado Di Sante Maurizio Acerbo
Ci sembra che tra l’altro sia anche illegittimo perché il Piano Demaniale Regionale prevede che siano al massimo affidate dal comune a coop sociali e associazioni senza scopo di lucro. Non è accettabile che si prosegua con la totale privatizzazione del demanio marittimo che ricordiamo è già occupato da un proliferare di manufatti e recinzioni a causa dell’atteggiamento clientelare della politica verso i balneatori. Ancor più incredibile che la Giunta preveda di affidare le spiagge ai balneatori per 8 anni con la scusa del rifacimento di manufatti realizzati pochi anni fa.
Invitiamo la Giunta Comunale a revocare le due delibere e i relativi avvisi pubblici. La spiaggia è di tutti. A Pescara dovremmo aumentare le spiagge libere riducendo la superficie delle concessioni che beneficiano dei risultati delle barriere antierosione pagate dalla collettività. È grave che questa scelta sia stata assunta senza discuterne prima in Consiglio e in commissione». Maurizio Acerbo e Corrado Di Sante, Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
