Stanotte appuntamento con le stelle cadenti, note anche come lacrime di San Lorenzo nella tradizione popolare. Ecco quando vederle

AVEZZANO – È arrivata la notte di San Lorenzo e con lei anche l’incantevole spettacolo delle stelle cadenti.

In realtà saranno le Perseidi ad illuminare il cielo, cioè polveri e particelle di ghiaccio che la cometa Swift-Tuttle ha perso durante i suoi passaggi attorno al Sole e che la Terra incrocia, una volta all’anno, durante la stagione estiva.

Il nome Perseidi deriva dal fatto che partono da una specifica area celeste cioè quella nei pressi della costellazione di Perseo.

Quando queste particelle toccano l’atmosfera, cadendo ad altissima velocità, si incendiano e ci regalano il meraviglioso spettacolo.

Anche se San Lorenzo cade il 10 agosto, l’evento raggiungerà il suo massimo nella notte tra il 12 e il 13 agosto.

Quest’anno però la presenza della Luna piena, che raggiungerà l’apice alle 03:36 di venerdì 12, ostacolerà lo spettacolo.

Quindi il momento migliore per alzare gli occhi al cielo sarà dopo la mezzanotte del 13 agosto e fino alle primissime ore del mattino, prima dell’alba.

Perché le stelle cadenti si chiamano anche “lacrime di San Lorenzo”?

Il 10 agosto ricorre la celebrazione liturgica di San Lorenzo, martire cristiano ucciso nel 258 d.C., per volere dell’imperatore romano Valeriano che scatenò una feroce campagna di persecuzione nei confronti dell’ordine ecclesiastico dell’epoca.

Il martirio di Lorenzo, che era uno dei sette diaconi di Roma, creò nei suoi fedeli un forte senso di devozione.

La leggenda popolare narra che le stelle cadenti sono la dimostrazione delle lacrime versate dal santo durante suo il supplizio.

Da qui nasce l’usanza di esprimere un desiderio ogni volta che si riesce a vederne una, nella speranza che San Lorenzo ci aiuti a realizzarlo.

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