Stati Generali delle Donne per le donne al tempo del Covid: Salute, Lavoro Impresa

Gli effetti della pandemia nel mondo del lavoro e dell’impresa al femminile è il nodo attorno al quale sono stati convocati gli Stati Generali delle Donne.

L’incontro, rigorosamente in videoconferenza, si è tenuto venerdi 19 marzo con il contributo di donne imprenditrici e politiche che si sono confrontate e lungamente hanno dibattuto sul tema “Donna, Salute, Lavoro Impresa al tempo del Covid – Un percorso di rinascita per l’Abruzzo” ed ha ricevuto l’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo.

E’ fuor di dubbio che la pandemia ha colpito durissimamente lo stato lavorativo e sociale di tante persone ma le donne sembra paghino sempre un prezzo più alto; perciò lo scopo, attraverso gli Stati Generali, è proprio quello di cercare e definire opportune azioni che rilancino una new economy che sia green e che, impegnando i fondi del Recovery Plan, puntino a valorizzare il territorio e  tutte le attività che in esso e su di esso si svolgono, da quelle turistiche a quelle commerciali, da quelle sociali a quelle sanitarie e proporre vecchi e nuovi ruoli per le donne che sempre più rivendicano per loro un posto che non è e non deve essere di secondo piano.

In questo incontro le parole chiave sono state: DONNA – SALUTE – LAVORO – IMPRESA  e le donne che hanno relazionato hanno proposto interventi che, sebbene non abbiano nascosto verità scomode, pure sono stati connotati di energia e positività tutta femminile.

E dunque, Isa Maggi – fondatrice degli Stati Generali delle Donne – e Rosaria Nelli – Stati Generali delle Donne Abruzzo, hanno portato i loro saluti e hanno riconfermato il tenace impegno a perseguire gli obiettivi  e a proporre iniziative che, ormai da 2014, nei diversi territori italiani, danno voce alle donne.

Nicoletta Verì

L’Assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, dopo aver espresso stima e gratitudine per le organizzazioni e le donne collegate all’incontro, ha dichiarato la totale disponibilità della Regione a collaborare con enti e associazioni per operare sui settori di interesse; non ha nascosto le difficoltà in cui si dibattono le donne tra  home working personale e DAD dei figli, mettendo in evidenza il loro impegno pluricontestuale. Nello stesso tempo però, ha riconosciuto che l’Abruzzo, 1.300.000 abitanti, è la regione con il minor tasso di mobilità passiva (prestazioni sanitarie che vengono effettuate fuori regione); che il Centro oncologico di Ortona ha percentualmente elevato gli interventi al seno del 15%; che nel 2020 c’è stato un aumento del movimento turistico che ha riconosciuto la regione come valida per sicurezza e rispetto delle norme e ritiene necessario condividere progetti che si occupino di “turismo del benessere”, creando o trasformando strutture che siano efficienti senza essere necessariamente complesse. Inoltre, ha posto l’accento sulla medicina di genere e la definizione di speciali protocolli per la prevenzione e la cura e l’implementazione del sistema sanitario messa in atto anche con gli atenei abruzzesi. Nello specifico della situazione pandemica, la Regione mira ad ampliare il plateau dei vaccinati e ha predisposto una “banca d’ore”, in cui medici in pensione possono mettersi a disposizione per collaborare alle operazioni di vaccinazione.

Ricollegandosi a quanto detto dall’Assessore, Augusta Consorti, Prorettrice Ateneo “G.D’Annunzio” Chieti-Pescara, ha affrontato il tema della discriminazione intesa come rinuncia al valore delle persone che, da una prospettiva aziendale, equivale a perdere in termini di redditività; è importante discuterne perché la discriminazione attuata sulle donne è sicuramente un dato macroscopico e poi anche perché sulle donne è duplice: – verticale, per l’alta presenza di leadership maschile; – orizzontale per il convincimento diffuso che alcuni lavori non siano adatti alle donne e la problematica è evidentemente di tipo culturale se c’è un ridotto numero di donne iscritte a certe facoltà universitarie, tipo quelle finanziarie. Si tratta perciò di attuare politiche di inclusione – che devono riguardare anche i giovani precari e altre categorie –  anche attraverso attività di orientamento, ricerca e offerta di percorsi formativi innovativi al fine favorire – perché è dato provato –  la redditività e la produttività delle aziende.

Gemma Andreini, Presidente dell’Ass.ne Mogli Medici di Pescara, ha fornito l’assist all’assessore ed ha dichiarato la totale disponibilità dell’associazione a collaborare; passando poi la parola alla dott.ssa M.Teresa Scognamiglio dell’Oncologia Medica del Bernabeo di Ortona che ha messo in evidenza come la struttura sia un’eccellenza nella Regione – con il suo 15° posto per volume di interventi in Italia –  al punto da aver conseguito l’accreditamento europeo e l’encomio dell’Università Bocconi; la peculiarità del settore: è la presenza di un’ equipe multidisciplinare che assume in carico la donna con tumore al seno ma non ha negato la necessità di una rimodulazione delle attività, dovuta al COVID, che purtroppo, accanto agli interventi di tumore primario, ha fatto registrare una penalizzazione nell’attività di screening  che dovrà essere recuperata e per la quale è necessaria una riprogrammazione con una più efficace informatizzazione. Un punto singolare sul quale la dott.ssa ha posto l’accento è quello della tossicità economica cui soggiacciono le donne con tumore: quella per la quale devono lasciare il lavoro, non possono accudire bimbi e/o anziani, non possono pre-occuparsi di sé; tossicità economica che impatta negativamente sulla sopravvivenza. Necessario gestire un percorso che non sia solo di salute ma anche di sostegno economico.

Accoglienza, solidarietà e assistenza per le donne hanno contraddistinto l’intervento di Pina Rosato, Vice presidente degli Stati Generali delle donne Abruzzo che ha presentato i progetti di cui si stanno occupando gli Stati; in particolare su La Trama delle Donne e della sua contestualizzazione  urbana, La Trama dell’Arte a Matera, che prevede la vendita per asta di circa 25 opere i cui proventi andranno a finanziare Villa Gaia, casa di accoglienza per donne e bambini vittime di violenza o in difficoltà economiche. Altro progetto attivo è quello di Panchine Rosse che, con il marchio registrato, ricordano a paesi e città il rifiuto del femminicidio e della violenza di genere.

La dimensione del lavoro è stata indagata in prima battuta da Daniele Giangiulli, direttore Confartigianato Chieti L’Aquila che ha aperto il suo intervento mettendo in evidenza due dati di buon auspicio: – l’Italia, 1.500.000 di imprenditrici è, rispetto all’Europa ha il paese con il maggior numero di donne che guidano un’impresa; – di queste imprese, 38.000 si trovano in Abruzzo, dato che pone la regione al terzo posto nella classifica di regioni con imprese condotte da donne. Dunque, un costante incremento femminile nei posti apicali delle aziende e delle imprese. Il Recovery Plan si pone per tutte le imprese, ancor più per quelle femminili,  come un’impareggiabile opportunità  con la quale sostenere le attività esistenti  e incrementarne di future.

Franca D’agostino

Per la Commissione Pari Opportunità è intervenuta Franca D’Agostino mettendo in evidenza come la pandemia abbia incrementato un aspetto presente da sempre che è quello della disparità di genere. L’Italia incontra maggiori difficoltà nell’ambito dell’occupazione femminile: il 94% del crollo occupazionale riguarda le donne, sicuramente da addebitare anche ai molteplici ruoli che la donne ricopre (moglie, madre, lavoratrice, assistente di anziani) e alla difficoltà, per la donna di ricoprire ruoli apicali. Perciò le prime ad esser messe da parte sono state proprio loro. La Commissione, organo propositivo, si sta adoperando per presentare progetto e iniziative che incrementino ed incentivino l’occupazione delle donne anche attraverso vie “preferenziali” come, ad esempio, la defiscalizzazione totale della lavoratrice. Precedenza è stata data anche ai centri antiviolenza disponendo – in accordo con l’Assessore Verì –  la gratuità dei tamponi per le donne che, in codice rosso, dovevano accedere alle case di accoglienza. Altro campo di attività della Commissione è quello della conciliazione lavoro domestico/occupazione; la politica deve farsi carico di una progettazione che ponga al centro la donna.

Marisa Tiberio – Presidente Confcommercio di Chieti e componente del Consiglio Naz.le Terziario Donna –  ha posto attenzione alla ripartenza post-Covid. “Chi supera la crisi, supera se stesso” (A. Einstein) è il motto a cui rifarsi per poter andare avanti; è fondamentale però, per la ripresa delle imprese, di limitare e contenere le perdite: quelle in termini di vite umane e quelle economiche derivanti dall’immobilismo produttivo e commerciale. Occorre liquidità per attivare l’antifragilità intesa come capacità di lavorare,  sull’incertezza e sull’imprevisto evento che destabilizza, per affrontare il cambiamento, produrre una crescita, per migliorarsi. L’innovazione, in tale contesto, deve essere considerata come qualcosa in più rispetto alla semplice digitalizzazione: innovare è la capacità di cambiare nei vari campi, perciò anche in quello della leadership dove le donne ancora devono fare molta strada. Interessante e valido sotto il profilo del concetto di “ripresa”, il tema del turismo del benessere che può  ricomprendere l’economia della bellezza, del bene essere e della felicità (tre termini economici che sono stati oggetto di studio a livello nazionale) innovando anche la comunicazione eliminando tutte quelle espressioni che rimandano a negatività e a momenti davvero tragici (“boccata di ossigeno”, “apnea”, etc). Allora, in concretezza  è necessario per l’Abruzzo avere in agenda di genere una strategia con due focus:  – il primo per l’ emergenza covid con azioni di salvaguardia; l’altro per il divario strutturale per lo sviluppo di una presenza qualificata delle donne nella vita economica e sociale. Ricorda la Tiberio che per l’occupazione femminile, l’Abruzzo è la migliore delle regioni del Centro Sud, importante mantenere e incrementare la posizione.

L’imprenditrice Luciana Ferrone – Presidente Comitato Imprenditoria Femminile Camera di Commercio Chieti Pescara ha rilevato che i problemi italiani sono anche europei e che dalla graduatoria di interventi urgenti da porre in atto, due parole spiccano sulle altre: digitalizzazione e green. Concretamente, ci si deve porre la domanda sul come intervenire nel post Covid; intanto, per l’oggi, l’imprenditrice mette a disposizione alcune strutture della sede di Piacenza per effettuarvi le vaccinazioni. E lancia una proposta: non considerando produttivo ed efficace il solo confronto tra donne, punta a coinvolgere negli incontri futuri  imprenditori e uomini leader da far entrare nel discorso che le donne cercano di portare avanti; no dietro, no davanti ma accanto alle donne per capire, accettare, cooperare e giungere al risultato con loro. La proposta della Ferrone è stata pienamente condivisa da Isa Maggi.

E’ una sfida quella che uomini e donne insieme devono portare avanti per far ripartire la macchina Italia. E’ quanto sostiene Antonella Ballone. L’andare insieme come opportunità e risorsa per ridurre quel dato del 65% che vede le donne con figli piccoli “indisponibili al lavoro”.

Daniela Renisi Presidente di Federalberghi  Pescara, appena eletta al ruolo, ha portato testimonianza di parità: è stato eletta in quanto migliore espressione del settore. In modo scarno ha ricordato che i problemi c’erano anche prima della pandemia che, caso mai, li ha acuiti. Le politiche inclusive sono di certo importanti e vanno portate avanti ma di certo, alcuni spazi “non devono essere lasciati dagli uomini piuttosto, le donne devono prenderli”.

Caterina Cellenza  Presidente di Federalberghi  Chieti ha messo in rilievo che nel settore del turismo lavora circa il 60 % di donne. L’Abruzzo del turismo ha le carte in regola per fare turismo e farlo bene, soprattutto se si considera che non si sono registrati casi di contagio all’interno delle strutture alberghiere.

Un settore fortemente penalizzato dalla pandemia è di certo quello dei matrimoni e degli eventi privati e di tutto l’indotto che intorno ad essi si muove. Anita Di Sipio – Wedding Planner & Event FEDERMEP Abruzzo – presenta numeri nazionali del settore importanti, sebbene non tanto noti, che culminano nei 25 miliardi di indotto globale. Eppure, gli operatori non sono stati considerati tra quelli stagionali da “ristorare”. La filiera, quasi interamente italiana, ricomprende anche il turismo considerata la mobilità, anche di stranieri, che si determina sia nel caso di matrimoni sia nel caso di eventi di altro tipo. Il fermo, o peggio ancora il fallimento, di uno degli anelli della catena genererà il fallimento degli altri. FEDERMEP ha cercato di arrivare alle istituzione e ha presentato un disegno di legge che tuteli matrimoni ed eventi privati; in particolare: definizione del settore, istituzione di tavoli tecnici su base regionale, istituzione di un ufficio dedicato presso il Ministero del Turismo, istituzione codice Adeco che riunisca le aziende interessate, promozione all’estero di eventi da celebrare in Italia e definizione della neutralità finanziaria di tutti gli esposti.

Il settore vitivinicolo che tanto patrimonio custodisce per l’Abruzzo è stato rappresentato da Stefania Pepe, imprenditrice e co-fondatrice dell’Ass.ne Le Donne del Vino. Intervento, il suo, fuori dagli schemi, vivace ed entusiasta; punta sul valore della persona senza distinguo di sesso, religione, razza o altro. L’autoimprenditorialità è vincente; la donna  che dà la vita, deve far vedere al mondo cosa è capace di fare, non deve chiedere permesso a nessuno. Credere in se stesse, investire se stesse per ricostruire il loro futuro.

Una ventata di ottimismo e di speranza: le donne ce la faranno!

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