Street-art a Valdevarri di Sante Marie. Graziella Gagliardi racconta i giorni magici e lontani della cura dei campi e dell’allevamento del bestiame

SANTE MARIE – Un lampo dal passato rappresentato ad un muro di Valdevarri, popolosa frazione di Sante Marie.

Trona a rivivere, sotto forma di street-art, l’immagine dei tempi, nemmeno troppo andati, nei quali nelle contrade marsicane, e abruzzesi in generale, si curavano i campi e si allevava il bestiame.

Una civiltà contadina che aveva garantito, senza che ce se ne accorgesse, tranquillità e benessere a tanti.

Ad immortalare in una suggestiva immagine è la maestra d’arte Graziella Gagliardi, di Poggio Filippo di Tagliacozzo, affascinata dal mondo rurale ha dato vita a due nuovi murales dove paesaggi e personaggi rievocano sensazioni, emozioni e sentimenti.

Un’antica casa della piazza del paese di Valdevarri viene vestita a nuovo dalla talentuosa artista, trasformando le pareti della casa in una tela su cui ha dipinto la memoria storica e ha educato al bello.

Il passante o il turista che si ferma a guardare incuriosito la vecchia Piazza, adesso si accorge che non appare più abbandonata a sé stessa.

Tra gli sguardi stupiti e incuriositi dei residenti, la Gagliardi è stata accolta con favore e meraviglia e tutta la popolazione si è dimostrata molto speciale e mostrato molto interesse per il lavoro che si stava portando avanti.

Il murales si divide in due scene che rappresentano, uno, l’aratro con i buoi in un momento della giornata e, l’altro, una ragazza che va a prendere l’acqua con la conca.

Momenti di vita che andavano al di là del semplice gesto di lavoro, ma rappresentavano un vero e proprio rito rivelatore di legami profondi e di dedizione alla Terra.

Nella grande distesa di un campo arato, si stagliano due figure del contadino e dei buoi che nonostante la stanchezza trasmettono calma e serenità, sentimento che prevale anche dai colori caldi e tenui e dalle pennellate delicate e pagate.

L’artista, ormai nota per le sue opere uniche, attira, con il suo lavoro, l’attenzione dei passanti che aspettano la sua pittura per tuffarsi a capofitto nel passato.

Ancora una volta la Gagliardi ha saputo dare forma a ricordi e racconti, stimolando nelle persone narrazioni di giorni lontani.