Successo e partecipazione per l’annuale edizione delle “Giornate Europee dell’Archeologia”

ALBA FUCENS- “L’archeologia si dedica alla ricerca dei fatti. Non della verità. Se vi interessa la verità, l’aula di filosofia del professor Tyre è in fondo al corridoio”. Questa celebre frase pronunciata dal grande Harrison Ford nel film “Indiana Jones e l’ultima crociata” ci può ben accompagnare all’interno di questa edizione davvero particolare delle “Giornate Europee dell’archeologia”. Una manifestazione che, in qualche modo, ha voluto proseguire questi interessanti momenti nonostante la pandemia da Covid-19.

(foto: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo)

Venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 giugno la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo ha organizzato una tre giorni dedicata alla scoperta di alcuni angoli storico-archeologici importanti della Marsica: Alba Fucens e l’Emissario di Claudio presso il comune di Capistrello. Nel fresco pomeriggio di venerdì 19 giugno alle ore 16 dinanzi all’ingresso degli scavi di Alba Fucens un gruppo di appassionati di storia e di archeologia guidati dalla sovrintende e resposabile dello scavo di Alba Fucens dottoressa Emanuela Ceccaroni hanno intrapreso un’interessante viaggio alla scoperta della storia di questa colonia latina. Oltre alla spiegazione delle mura della città, delle porte e della prestigiosa Via del Miliario (oppure l’antica Via Valeria): il gruppo si è incuriosito dinanzi ad una sezione di scavo archeologico aperto. Gli archeologi hanno spiegato il loro lavoro anche visto dai strumenti utilizzati durante il loro lavoro.

Viceversa, una giornata di sole è stata la protagonista della visita all’emissario di Claudio avvenuta nella mattinata di sabato 20 giugno. Ricordiamo che fu l’imperatore Claudio che, per favorire la riqualificazione delle acque del Lago Fucino, fece costruire un inghiottitoio per drenare le acque del lago verso il fiume Liri. Questo collegamento tra il Fucino ed il Fiume Liri prevedeva un tratto aperto, il canale collettore. La realizzazione di questa grande opera d’ingegneria idraulica durò per ben 11 anni e venne inaugurato nel 52 d.C.

(foto: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo)

Infine, nell’ultimo appuntamento delle Giornate Europee dell’archeologia, andato in scena domenica 21 giugno, protagonista è stato il tempo meteorologico. Tra pioggia intensa ed arcobaleni mozzafiato, il gruppo di coraggiosi appassionati di storia ed archeologia hanno potuto solcare i tre colli nella quale sorgeva l’antica colonia latina di Alba Fucens. Il colle Pettorino ove sorgeva l’antico teatro (tutt’ora scomparso), il colle San Pietro dove anticamente sorgeva il tempio di Apollo ora sostituito con la magnifica chiesa dedicata a San Pietro ed infine il colle San Nicola, dove trovò posto il nucleo medievale della città ed il castello.

(foto: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo)

Insomma, queste tre giornate sono state davvero fondamentali per far riscoprire la cultura, la storia e l’archeologia della Marsica in questi tempi così oscuri dettati dalla pandemia e dal terrore del Covid-19.

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