Sulla manovra del Governo Meloni la Uil Abruzzo annuncia la mobilitazione regionale: «Prezzo da pagare solo per cittadini e lavoratori»

Giorgia Meloni

PESCARA – La Uil Abruzzo, secondo quanto stabilito da Uil e Cgil nazionali sulla manovra finanziaria del governo, apre la mobilitazione regionale.

Il sindacato di Michele Lombardo, infatti, contesta l’impostazione complessiva della linea meloniana che, secondo la Uil Abruzzo, comporta prezzi pesanti a carico di lavoratori e cittadini, sia in termini di contratti, che di fiscalità che sul delicatissimo tema pensionistico

«Per noi è una manovra non espansiva e iniqua che crea conflitti nel mondo del lavoro, mettendo l’uno contro l’altro – si legge nella nota della Uil Abruzzo che commenta così il testo -.

Sul mercato del lavoro diciamo no ai voucher, no alla precarietà.

Per dare certezze nel futuro delle nuove generazioni, diciamo sì ai contratti di qualità, sì alla contrattazione collettiva nazionale di lavoro.

Sul fisco chiediamo che l’abbattimento del cuneo fiscale sia almeno di cinque punti, chiediamo un fisco equo che non colpisca sempre i soliti noti, lavoratrici e lavoratori dipendenti e pensionati. Diciamo no a una “flat tax” che premia alcuni e lascia tutto il peso fiscale sugli altri.

Sulle pensioni, basta con interventi tampone, ieri 102 oggi 103, perché di questo passo arriveremo comunque alla quota prevista dalla legge Fornero.

Noi siamo per una riforma strutturale del sistema previdenziale che tenga presente soprattutto la necessità di costruire una pensione di garanzia per le giovani generazioni e che con 41 anni di contributi mandi in pensione le lavoratrici e i lavoratori senza se e senza ma.

Chiediamo – si aggiunge nella nota – più soldi per la sanità pubblica. Le risorse postate nella finanziaria non consentono di fare nulla.

Non si può attuare la riforma del sistema pubblico sanitario, non si possono fare assunzioni di personale soprattutto medico e paramedico e si rischia di non mantenere aperti gli ospedali. Sulla scuola chiediamo un sistema di istruzione pubblico uguale per tutti che non debba subire tagli di risorse, fatti in base a logiche ragionieristiche.

Per queste e per molte altre ragioni – chiude il documento della Uil Abruzzo -, che spiegheremo nella conferenza stampa di mercoledì 7 dicembre nella nostra sede di Pescara, la Uil Abruzzo apre una stagione di mobilitazione regionale e territoriale e indice una manifestazione per il giorno 16 dicembre davanti alla prefettura di Pescara».

Come direbbe Bartali, insomma, “l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare!”.

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