Sulmona. Il Pd all’attacco della Sindaca: «Non ha progetto e leadership. Il “tutto sotto controllo alla San Raffaele” è stato uno scivolone?»

Durissima nota dei dirigenti Democratici cittadini Franco Casciani e Teresa Nannarone

SULMONA – Sulmona il day-after dell’esplosione di contagi Covid-19 e del caso Clinica San Raffaele, durissimo attacco del Pd cittadino alla Sindaca Anna Maria Casini.

Secondo i dirigenti cittadini del Pd, Franco Casciani e Teresa Nannarone, la Sindaca, dimostrando di non avere leadership e il polso, reale e politico, della città, avrebbe sottovalutato alcune situazioni e fatto dichiarazioni che poi si sarebbero scontrate duramente con l’essenza dei fatti.

Questa la nota del Pd di Sulmona: «In  un  momento  di  così  grave  preoccupazione  per  l’emergenza  sanitaria  in  corso,  ci  è  sembrato  opportuno  che la  politica  “tout  court”  facesse  un  passo  indietro,  sospendendo valutazioni  e  giudizi  sull’operato  delle Istituzioni  ad ogni livello. E,  dunque, a cominciare  dalla  passeggiata  della Sindaca  diffusa  via  social  con  tanto  di  codazzo  della  polizia municipale,  ci  eravamo  ripromessi  di  non  commentare  sulle  tante  manchevolezze  evidenziate  nella circostanza, proprio  per  quello  spirito  di  solidarietà da anteporre ad  ogni  altra considerazione. Ma a seguire,  abbiamo  assistito  nell’ordine: –  allo  “spot”  sulla  predisposizione  dell’unico  posto  letto  di  terapia  intensiva  presso  l’ospedale  cittadino,  per altri versi carente di tutto; –  alla  richiesta  spropositata  dell’intervento  dell’esercito  per  contenere,  se  non  eliminare,  le  passeggiate  ed attività sportive sulle strade di campagna della città;   –  all’impegno  solenne  che  l’ospedale  di  Sulmona  mai  sarebbe  stato  “centro  covid”  per  poi  essere  sede  di ricovero  di  contagiati  smistati da altri ospedali regionali; –  all’altro  solenne  impegno  che,  entro  mercoledì  di  questa  settimana,  i  ricoverati  da  contagio  del  virus sarebbero  stati trasferiti  da Sulmona; –  e, ciliegina sulla torta, che alla  clinica  S.  Raffaele  era “tutto  sotto controllo».

E la nota poi prosegue: «Continuare  a  tacere,  a  questo  punto,  soprattutto  dopo  quello  che  si  sta  verificando  alla  Clinica  con  un focolaio  d’infezione  conclamato,  significherebbe  rendersi  complici  di  una  macchina  politico-amministrativa colpevolmente in  ritardo  su tutto  l’immaginabile.   Normalmente  –  ma  a  maggior  ragione  in  circostanze  eccezionali  –  è  necessario  che  chi  è  preposto  alla cura della  Cosa  Pubblica  debba  essere  dotato,  per  una  efficace  tutela  dell’interesse  generale,  di  una  leadership chiara,  consapevole.  Una  “leadership  emotiva”  come  viene  comunemente  definita  che  si  dovrebbe  tradurre  in “Autoconsapevolezza. Consapevolezza  sociale. Gestione del  sé. Gestione delle relazioni.

L’analisi  dei  comportamenti  fin  qui  mostrati  dal  Primo  Cittadino  fanno  sorgere  seri  dubbi  al  riguardo. L’impressione  che  se  ne  è  ricavata  (non  necessariamente  in  modo  consapevole  da  parte  di  chi  li  ha  messi  in atto)  è  stata  quella  di  una  facile,  demagogica  occasione  di  propaganda,  piuttosto  che    di  reale  comprensione degli  eventi  che  si    stanno  verificando  e,  di  conseguenza,  delle  misure  da  adottare.  Misure  che  avrebbero dovuto  essere  improntate  a  mostrare,  anche  dal  punto  di  vista  della  comunicazione,  “empatia, consapevolezza  organizzativa,  stile  di  comando  coinvolgente,  influenza,  gestione  dei  conflitti,  lavoro  di squadra e collaborazione”. Qualità imprescindibili  per chi  ha responsabilità a così  alto  livello. Celebrare  la  predisposizione  di  un  solo  posto  letto  in  terapia  intensiva  per  pazienti  “Covid”  che  senso  ha avuto?  Non  è  stato  forse  quello  il  varco  attraverso  il  quale  si  è  dato  modo  alle  Autorità  sanitarie  regionali  di introdursi  per  destinare  al  nostro  nosocomio  altri  pazienti  contagiati,  dopo  il  primo?  Non  è  forse  vero  che,  a quel  punto,  obiettare  che  non  esistevano  le  condizioni  di  sicurezza  necessarie  per  essere  centro  covid, avrebbe  dovuto  essere  dovere  imprescindibile  del  primo  cittadino,  chiedendone  immediatamente  la cessazione?  E  una  volta  riconosciuta,  sia  pure  in  ritardo,  questa  condizione,  perché  non  si  è  provveduto  al trasferimento  di  quei  ricoverati  come  promesso  e  dichiarato  solennemente  dalla  Sindaca?  “Il  tutto  sotto controllo  al  S. Raffaele”  non  è  stato  una  colpevole  leggerezza  dovuta  ad  una  assoluta  inconsapevolezza  della reale  situazione che già da giorni  si andava delineando in  quella struttura?  L’assurda  quanto  incomprensibile  scomparsa  del  Consiglio  Comunale  che  non  è  stato  messo  in  grado  di operare  neanche  online,  come  è  avvenuto  praticamente  in  tutta  Italia,  per  la  necessaria  attività  di  controllo  e proposta  d’intervento  da  parte  dei  suoi  componenti,  a  chi  dobbiamo  imputarla?  Dobbiamo  rivolgerci  a  “Chi l’ha visto” per  avere notizie della Presidente del Consiglio?

Ecco,  abbiamo  vissuto  tutti  la  defatigante  ultima  crisi  di  Giunta,  quando  con  un  colpo  di  teatro  degno  del miglior  illusionista,  questa  Sindaca  è  riuscita  ancora  una  volta  a  rimanere  in  sella,  contro ogni  evidenza  di  un percorso  politico-amministrativo  giunto  a fine corsa. La domanda finale è:  ne è valsa  la pena?  E’  stata la scelta giusta per l’interesse di  questa comunità?». Il Segretario del Circolo Pd di Sulmona, Franco Casciani, e il Presidente del Circolo Pd di Sulmona Teresa  Nannarone.

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