Tagliacozzo abbraccia il Bambinello dell’Ara Cœli, tappa al presidio sanitario dell’Umberto I per la benedizione ai malati

TAGLIACOZZO – Oggi la Comunità di Tagliacozzo, per iniziativa del parroco don Ennio Grossi, ha accolto il Bambinello dell’Ara Cœli, molto venerato a Roma e in tutto il mondo.

Scortato dal Ministro provinciale dell’Ordine dei Frati minori, il molto rev. P. Luciano De Giusti e dal rev. P. Massimo Cocci, Rettore della Basilica di Santa Maria dell’Ara Cœli, la piccola Statua è giunta a Porta Valeria da dove è stata condotta processionalmente nella Chiesa di San Pietro.

Dopo la santa Messa, il corteo, accompagnato dai membri della Confraternita di Sant’Antonio Abate, dal Comandante della Polizia locale Paolo Pascucci l, dal Presidente Filippo Di Mastropaolo e dai membri dell’Associazione italiana dei Carabinieri, ha condotto il Bambinello nel Monastero delle Monache benedettine dei Santi Cosma e Damiano dove si è svolto un breve momento di preghiera.

Di qui, alle ore 15.00 la sacra Immagine è stata condotta nel presidio sanitario dell’Umberto I per la benedizione ai malati.

Al termine, alle ore 17.00 nella Chiesa della Santissima Annunziata ove riceverà l’omaggio di tutti gli altri fedeli che questa mattina non hanno potuto partecipare alle cerimonie di accoglienza in Alto la Terra. Quindi il Bambinello sarà ricondotto a Roma.

Secondo la leggenda,  la statuetta, alta 60 cm, sarebbe stato scolpita in un tronco di olivo proveniente dall’orto dei Getsemani alla fine del Quattrocento.  Artefice sarebbe stato un frate di nome Michele che, sconsolato perché timoroso di non riuscire a terminare l’opera, si sarebbe addormento pregando. Al suo risveglio, trova che  il Bambino è stato dipinto con colori vivaci, la pelle rosata, le gote accese e le vesti rilucenti: sono stati gli angeli.

Michele prende con sé la preziosa statuetta e decide di portarla in Italia, ma lungo il viaggio viene sorpreso da una tempesta e naufraga, nei pressi di Livorno. Il Bambino viene però ritrovato sulla spiaggia, perfettamente protetto nella sua teca. 

Il Bambinello è offerto alla devozione dei fedeli nella cappella a lui dedicata nella basilica di Santa Maria in Ara Coeli a Roma .Questa crescente venerazione portò il capitolo di San Pietro a riconoscerne il culto.

Il 13 gennaio 1895 fu decretata l’incoronazione del Bambino, che venne celebrata il 2 maggio successivo dal cardinale Mariano Rampolla del Tindaro, Segretario di Stato di Leone XIII e Arciprete di San Pietro.

La statua attuale è una copia di quella trafugata nel 1994 e non è stata la prima volta perché già in passato si era cercato di rubarla come nel 1794.  Tuttavia ciò che rende assolutamente speciale “er Pupo” è la sua missione: il Bambinello viene portato a chi ne fa richiesta, specie ai malati. (Fonte Vatican News)