Tagliacozzo: aridatece i piccioni viaggiatori, i “postini del cielo”

TAGLIACOZZO – Continua senza soluzione di continuità il disservizio relativo alla mancata consegna della corrispondenza. Un problema serio e danni gravissimi perpetrati  a danno della intera collettività.

Abbiamo approfondito la questione e non sembra affatto che solo Via Colli di Tagliacozzo sia vittima indifesa dell’irregolare funzionamento dell’importante servizio pubblico. Il coro di proteste riecheggia, purtroppo, in tutta la Marsica.  

Valgono nulla persino le ripetute segnalazioni, reclami e rimostranze, inoltrate dal primo cittadino Vincenzo Giovagnorio al pachidermico, smisurato e goffo spiegamento di uffici regionali di Poste Italiane.

E, mentre l’altrettanto ed enorme apparato nazionale aziendale si gloria della “omnicanalità” per andare incontro alle esigenze del chiamato così, cliente, la pazienza del povero cittadino qualunque ignorato e bistrattato, sta per esaurirsi.

Si ipotizzano, infatti, esposti alla magistratura per interruzione di pubblico servizio e denunce all’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni, l’Agcom, affinché eserciti capillarmente il suo ruolo di controllo onde verificare quali disastri organizzativi riesca a combinare l’elefantesco management aziendale.

Nella calma e tollerante attesa che il disservizio cessi al più presto, la cittadinanza, sarcasticamente, chiede a gran voce di affidarsi all’utilizzo dei piccioni viaggiatori, i “postini del cielo”, di cui già si servì Giulio Cesare, il celebre condottiero romano, per comunicare con le Legioni nella famosa campagna di Gallia.

E sì, a questo punto, a scorno dell’avanzamento tecnologico e di civiltà, meglio avere i “postini del cielo” che i postini terrestri.