Tagliacozzo. Turisti imprudenti. Al mercato senza mascherina

TAGLIACOZZO – Dopo la paura, torna l’imprudenza. Come se Covid19 non circolasse più e si fosse all’improvviso volatilizzato. La spregiudicatezza, l’abbandono totale delle norme di distanziamento sociale, potrebbero giocare brutti scherzi.

Tagliacozzo già pullula di villeggianti, molti dei quali sono i proprietari di seconde case. In maggior parte provengono da Roma e si sono acquartierati qui da noi, favoriti anche dal cosiddetto lavoro da remoto. Una manna dal cielo per fuggire dal caos della Capitale ed allontanarsi dai piccoli focolai di Coronavirus che di tanto in tanto vi si accendono. Ieri, giorno del mercato settimanale, tanta gente si è vista in giro tra i banchi delle merci esposte. Ma è balzata agli occhi la preoccupante disinvoltura dei comportamenti. La mascherina, da dispositivo di difesa interpersonale, si è trasformata in odioso e inutile orpello.

La si porta al collo come una cravatta e chi la indossa correttamente, al momento di interloquire con amici o conoscenti, o non appena entra in un pubblico locale, l’abbassa sotto il mento con tanti saluti alle goccioline, le ormai famose e micidiali “droplets”. C’è anche chi se l’appende al polso o all’orecchio e chi, indisturbato, ne fa rigorosamente a meno.

È quanto si è potuto constatare lungo le strade del mercato. Se la coscienza civile e il rispetto verso gli altri non compiono giganteschi passi in avanti, ci aspetterà una stagione estiva piena di incognite e, si spera, senza inaspettate sorprese.

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