“Tarda l’alba a venire”, una poesia della scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi racconta la sua terra

Foto di Ercole Wild

Per la scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi il paesaggio della sua terra, colto nelle vibrazioni intimistiche, è continua sorgente di meraviglia ed è un tutt’uno con la sua poesia.

Il componimento lirico “Tarda l’alba a venire” descrive la Marsica immersa nella nebbia e nell’ombra con una freschezza di impressioni che incanta trasfigurando, con il magico senso di stupore, la realtà con l’arrivo trionfale dell’alba.

Tarda l’alba a venire.

Tarda l’alba a venire nella valle marsa

accartocciata come foglia secca

nello scialle opaco della notte senza stelle.

Sotto la volta di bruma s’accavallano le nubi

All’onda affannata del vento dai pascoli deserti

Ai campi coltivati fin sulle cime dei monti ombrosi.

Solo una rondine sfida l’abisso nell’alitare tremulo

Di un volo aperto come fiore mattutino al chiassoso

Fermento del primo tiepido raggio.

Ora il cielo estivo finalmente vestito di luce

Si stende ovunque e canta la fatica dell’aratro.

Come un lago verde anche il mio cuore si scalda

Alla fiamma del sole e a poco a poco si fa chiaro

Riverbero del giorno sul sogno vasto di pace.

Maria Assunta Oddi