Terzapagina – “Riflessione sul XXI…Secolo!”

Nel 1973, a fronte di una crisi energetica assai preoccupante, il MIT ed il Club di Roma posero la domanda “se il battito delle ali d’una farfalla, in un luogo remoto del mondo, potesse scatenare un uragano nel Golfo del Mexico”, ebbene in questo bisestile 2020, in una società essenzialmente e fortemente “globalizzata”, la risposta è giunta drammaticamente e positiva!Nel 2015, sulla rivista Le Scienze, è comparso un dossier, sui virus, dove è stata esposta un’ampia disamina sull’argomento e dalla quale si finisce col trarre una interessante conclusione, ovvero che esistano, al mondo (si veda la mappa), tre grandi laboratori naturali dove si possano sviluppare nuovi virus, anche piuttosto “esotici” direbbero i fisici quantistici, ed uno segnatamente “antropico” legato ai comportamenti umani che scaturiscono dal consolidamento di abitudini maturate a seguito di una povertà e di una fame millenarie. A questi laboratori naturali e antropici, se aggiungiamo la pressione demografica, una azione politica spesso cieca e mal strutturata, il prevalere della finanza sulla economia e, “simile modo”, quello della tecnologia sulla scienza, l’impiego sempre più esteso di “big data” per strutturare una statistica che consenta di prevedere e misurare i comportamenti umani, un generale disinteresse nel mondo occidentale degli individui verso la politica che può unirsi ad una certa ritrosia verso i “cambiamenti”, ebbene se aggiungiamo tutto ciò veniamo a creare una situazione che è quella attuale senza alcuna ombra di dubbio.Il problema è, sicuramente, storico, culturale ma soprattutto politico (nel senso che è di interesse pubblico) ed antropologico e riguarda i modelli di sviluppo delle società, senza tralasciare la dimensione individuale che sta scomparendo dietro i comportamenti caotici (senza un attrattore determinabile) e disarticolati delle masse.

Un accompagnamento a queste riflessioni potrebbe venir bene dal libro di Yuval Noah Harari “21 lezioni per il XXI secolo”, che si può trovare in questi giorni in edicola.

In rosso i bacini “naturali” ed in blu quelli “antropici”


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