Trasacco. I ragazzi della Consulta Giovanile raccolgono dieci scatoloni di cibo per la Pasqua dei meno fortunati

TRASACCO – Tempo di Pasqua, tempo di cambiamento. Un senso che mai, come in questa occasione che ci viene offerta dalla particolare condizione in cui siamo costretti a vivere anche questi giorni, può essere colto e messo in pratica. Virare dalla coniugazione ossessiva dell’Io a quella più serena e naturale del Noi.

Chi se non i ragazzi possono essere i più adatti per dare un esempio se non i giovani? E infatti a Trasacco sono stati i ragazzi della Consulta giovanile a dare un fulgido esempio di come si può coniugare il Noi e peraltro dando tempo e disponibilità non comuni.

La Consulta dei Giovani di Trasacco è formata da sedici elementi, fra ragazzi e ragazze, ed è un’organizzazione giovanile consultiva trasaccana che fa riferimento al primo cittadino. I ragazzi, senza esitare un solo momento, hanno deciso di avviare, nei giorni scorsi, una raccolta alimentare nel comune. L’intento? Quello di far passare una Pasqua serena , ci hanno detto entusiasti, a chi è meno fortunato, chi ha perso il lavoro e chi non si trova in una bella situazione in questa bruttissima emergenza di Coronavirus. In pochi giorni la popolazione ha subito partecipato, permettendo ai giovani della Consulta di raccogliere oltre 30 scatole piene di cibo.

«Abbiamo appoggiato questa iniziativa – ci hanno dichiarato dalla Consulta Giovanile di Trasacco – , presi dallo spunto di un caro cittadino compaesano, il dott. Campania, posizionando in 10 attività commerciali scatoloni e carrelli. In 4 giorni siamo riusciti a recuperare circa 30 scatoloni stracolmi di roba da mangiare. Ci siamo attivati per far fronte alle grave crisi in questo bruttissimo periodo – proseguono – , per far trascorrere una serena Pasqua anche a chi è meno fortunato. Abbiamo infine portato il tutto alle Suore Passioniste di Trasacco, che avranno con discrezione il compito di distribuire. Trasacco non ci ha delusi, ci ha dimostrato il suo lato solidale scaldando i nostri cuori. Siamo stati onorati – concludono i ragazzi – di essere promotori di questa bellissima iniziativa».

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