Trasporto pubblico Abruzzo. Cordisco (Pd) su fermate bus Val di Sangro: “Un anno di immobilismo e disagi per i pendolari”

L’AQUILA – Nuova denuncia sui disagi e le carenze nel trasporto pubblico abruzzese, e nello specifico delle mille difficoltà che debbono affrontare i pendolari della zona della Val di Sangro.

“La situazione delle fermate degli autobus in Val di Sangro continua a destare forte preoccupazione e disagi, protraendosi in una fase di blocco da oltre un anno. Questa inerzia sta pesantemente ricadendo sui lavoratori pendolari molisani, costretti a fronteggiare quotidianamente difficoltà negli spostamenti a causa di un servizio carente e insicuro.

Lavoratrici e lavoratori appesantiti dalla cassa integrazione e dalle incertezze sul lavoro sono costretti a mille peripezie e a spese ingiuste per arrivare a lavoro”, così Gianni Cordisco Responsabile infrastrutture Pd Abruzzo.

“Nonostante le imprese del territorio abbiano finanziato un piano per la riorganizzazione e la messa in sicurezza delle fermate, l’approvazione e l’attuazione di tale progetto da parte della Regione Abruzzo sembra essersi arenata in un inaccettabile rimpallo di responsabilità tra gli enti coinvolti – rimarca l’esponente PD – .

Gianni Cordisco

Questo prolungato stallo sta generando frustrazione e rabbia tra i cittadini e le organizzazioni sindacali. La Fiom Cgil ha più volte denunciato la gravità della situazione, sollecitando un intervento immediato per ripristinare un servizio di trasporto pubblico che garantisca la piena sicurezza e funzionalità per tutti gli utenti.

È incomprensibile come un piano già finanziato e volto a risolvere un problema così impattante sulla vita dei lavoratori possa rimanere bloccato per così tanto tempo.

Il Pd si è fatto sin dal giorno prima del disagio parte attiva, nel 2024 in Arap – dice Gianni Cordisco – da consigliere del Cda ho proposto e fatto approvare questa risoluzione, ormai 18 mesi fa, su richiesta dei sindacati e dei sindaci del Molise.

Le opere sono finite, ma la Regione è ancora ferma nonostante le aziende insediate, senza un centesimo di contributo pubblico, hanno già interamente pagato le opere. Si chiede pertanto alla Regione Abruzzo e all’assessore Magnacca di assumersi le proprie responsabilità e di sbloccare con urgenza la situazione, procedendo all’approvazione e all’implementazione del piano finanziato dalle imprese.

È fondamentale agire con tempestività per tutelare i diritti dei pendolari e garantire loro un servizio di trasporto pubblico efficiente e sicuro, troppo a lungo negato”.