Tre morti sul lavoro in un solo giorno in Toscana, Campania e Sicilia: le vittime sono tutti uomini tra i 55 e 61 anni

PADERNO DUGNANO: PRESIDIO DI RETE SICUREZZA PER LE VITTIME DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO E PER L'INCIDENTE ALLA EURECO, LA DITTA DI SMALTIMENTO RIFIUTI SPECIALI. (PADERNO DUGNANO - 2010-12-04, Gianpietro Malosio / Fotogramma) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

CRONACA NAZIONALE

ROMA – Tre morti sul lavoro in un solo giorno in Toscana, Campania e Sicilia. Le vittime sono tutti uomini tra i 55 e 61 anni.

Nel pomeriggio un collaboratore scolastico di Serradifalco, nel Nisseno, Salvatore Cumbo, è caduto da una scala, dall’altezza di tre metri, mentre riparava la saracinesca di un supermercato di via Cavalieri di Vittorio Veneto. Pare che avesse accettato il lavoro per arrotondare.

La caduta gli è stata fatale e non è servito l’invio dell’elisoccorso del 118: quando i sanitari sono arrivati, per lui non c’era più niente da fare.

In mattinata a Vernio, in provincia di Prato, un albanese di 57 anni, con cittadinanza italiana, mentre stava scaricando materiale da un camion parcheggiato in una strada in pendenza, è stato investito dal mezzo, poi finito nelle acque del Bisenzio.

L’operaio, accortosi del pericolo, avrebbe tentato di fermare il mezzo in movimento e senza autista, ma è stato travolto ed è deceduto sul colpo. Sull’accaduto la Procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo.

L’altro incidente si è verificato nella tarda mattinata a Scafati, nel Salernitano, dove un operaio di 61 anni che lavorava alla ristrutturazione di un immobile in via Don Angelo Pagano, è caduto da una scala ed è morto sul colpo. Non si sa se la vittima fosse regolarmente assunta o lavorasse in nero.

In Sicilia, lo scorso 7 maggio, uno studente d’ingegneria, di 23 anni, era caduto da un’altezza di oltre 10 metri mentre montava dei pannelli su un palazzo in ristrutturazione a San Cataldo, sempre nel Nisseno, non distante da Serradifalco. Una settimana dopo è morto in ospedale e i suoi organi sono stati donati all’Ismett di Palermo e al Bambin Gesù di Roma.

Dall’inizio dell’anno gli infortuni mortali nell’isola hanno causato 17 morti. Soltanto pochi giorni fa era stato diffuso il dato che riguarda i morti sul lavoro in Italia nel primo trimestre dell’anno 2025, 210, ora purtroppo da aggiornare, con un aumento dell’8,37% sullo stesso periodo del 2024, anno in cui si sono verificati 1.090 decessi, con un balzo del 4,7% rispetto all’anno precedente.