Troppi cinghiali… e aumentano anche i lupi. Per confagricotura, emergenza non più rinviabile

L’Aquila – Per gli agricoltori ormai svolgere la propria attività diviene ogni giorno di più una scelta che richiede coraggio, su tutti i fronti, in primis quello economico. A fronte di questa situazione, Confagricoltura chiede che la questione sia trattata con carattere di urgenza e rivolge un appello al governo e alle istituzioni per la difesa e la salvaguardia del territorio (minacciato anche da questa emergenza) con azioni mirate e decise, non più rinviabili.

Lo confermerebbero, secondo Confagricoltura, anche i numeri: soltanto i cinghiali, nel nostro Paese sono passati da 900mila capi nel 2010 a quasi 2 milioni di oggi (+111%), con un trend in continuo aumento.

La presenza sempre più frequente di ungulati nelle aree urbane e la loro diffusione incontrollata, causa di gravi incidenti stradali e danni ingenti alle aziende agricole, pone la necessità di risolvere urgentemente la questione della fauna selvatica, con un programma condiviso ed efficace. Lo afferma Confagricoltura, a fronte dell’aumento dei casi di cronaca, con morti sulle strade e attacchi agli allevamenti nelle campagne.

Inoltre, alcuni casi di peste suina africana (PSA) verificatisi in Germania, dove numerosi cinghiali sono risultati positivi al virus, preoccupano gli allevatori europei, che chiedono maggiori controlli e misure di protezione per scongiurare il rischio che il virus si diffonda ulteriormente.


Confagricoltura  accoglie con favore l’annuncio della ministra Bellanova di un decreto d’urgenza che verrà predisposto di concerto tra i ministeri di Politiche agricole e Salute, ed auspica interventi tempestivi ed efficaci poichè la PSA rappresenta un pericolo di dimensioni enormi per gli allevamenti e si sta avvicinando al nostro Paese.

Anche gli attacchi di lupi alle mandrie sono sempre più frequenti, non solo sull’arco alpino, a conferma che la specie non è più sotto controllo.

E aumentano le segnalazioni da tutta Italia: dal Piemonte al Veneto, dall’Emilia Romagna alla Toscana, dall’Umbria all’Abruzzo e al Lazio, Confagricoltura continua a ricevere richieste di aiuto da parte delle imprese associate, in allarme per la situazione ormai fuori controllo che provoca giorno dopo giorno danni ingenti e mette a repentaglio la vita delle persone, nelle campagne e nelle strade.

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