Trovata morta la 14enne Martina Carbonaro. Alessio Tucci, 19 anni, l’ex, confessa: “L’ho uccisa perché mi ha lasciato”. Il corpo in un edificio vicino all’ex stadio

CRONACA NAZIONALE
NAPOLI – “L’ho uccisa perché mi aveva lasciato”: avrebbe detto questo, secondo indiscrezioni, Alessio Tucci, quasi diciannovenne (è nato nel luglio 2006), agli inquirenti.
Martina Carbonaro, 14 anni, non voleva assolutamente riallacciare il rapporto interrotto ma avrebbe accettato lo stesso di incontrarsi con l’ex nello stesso luogo dove solitamente si vedevano quando stavano insieme. Qui, al culmine di una lite, lui avrebbe colpito la ragazza con una pietra e l’ha uccisa.
Il giovane, del luogo, farebbe il muratore. È stato sottoposto a fermo dai carabinieri e dalla Procura di Napoli Nord, per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Cruente sarebbero state le modalità con le quali il giovane avrebbe assassinato la ragazza.

Secondo quanto si è appreso, forse a colpi di pietra. Poi avrebbe nascosto il corpo in un vecchio armadio del palazzo dove è stato trovato. Il giovane avrebbe confessato e rivelato i particolari del delitto.
Martina Carbonaro si era allontanata nella serata dello scorso 26 maggio e la sua scomparsa era stata denunciata dalla madre. I carabinieri della Compagnia di Casoria e del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno scoperto il cadavere della minorenne nascosto in un edificio diroccato adiacente ex stadio “Moccia” di Afragola.
I genitori della ragazzina, dopo avere denunciato la scomparsa ai Carabinieri, avevano anche lanciato un appello via social chiedendo a chiunque avesse notizie di Martina di contattare le forze dell’ordine.
Indossava un jeans e una maglietta nera quando è uscita di casa per andare con un un’amica a prendere un gelato. La madre ha poi riferito che avrebbe incontrato il suo ex fidanzato.
Secondo quanto riferito dai genitori, l’adolescente non si era mai allontanata da casa senza dar notizie di sé. L’ultimo contatto telefonico è stato intorno alle 20.30 di quel giorno: alla madre ha detto che sarebbe tornata a breve. Poi, però, la ragazza non ha più risposto.
La procuratrice facente funzioni Anna Maria Lucchetta, in una nota, sottolinea che nel corso della notte, “a seguito di un’incessante attività indagine, con ricerca e perlustrazione”, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, della Sezione Operativa della Compagnia di Casoria e delle Stazioni di Afragola e Casoria, con la direzione ed il coordinamento della Procura di Napoli Nord, hanno “rinvenuto il corpo ormai senza vita della minore Martina Carbonaro, scomparsa la sera del 26 maggio 2025”.
La mamma di Martina: “Chi ti ha fatto del male la pagherà, voglio l’ergastolo”
“Figlia mia, chi ti ha fatto del male la pagherà vola in alto”. Lo scrive su Facebook Fiorenza, la mamma di Martina Carbonaro, la ragazza di 14 anni uccisa ad Afragola. Per l’omicidio è stato fermato l’ex fidanzato.
“Ora starai con i miei genitori, tu sei stata importante e lo sarai per sempre”. “Voglio solo giustizia. Voglio l’ergastolo per questo ragazzo”.
A parlare è Enza Cossentino, la mamma di Martina, la ragazza 14enne di Afragola uccisa dal suo ex fidanzato. In lacrime dice: “Che peccato ha fatto mia figlia? Era bella come il sole. Ora tornerò a casa e trovero la sua stanzetta vuota”.
Il sindaco: “Una immane tragedia”

“Siamo tutti profondamente addolorati per l’orrore dell’inaccettabile morte di una adolescente di 14 anni, a cui è stato tolto il diritto di vivere”. E’ l’amaro commento del sindaco di Afragola Antonio Pannone dopo il ritrovamento, senza vita, di Martina Carbonaro, la 14enne di cui si erano perse le tracce la sera dello scorso 26 maggio.
“E’ una immane tragedia che sconvolge la nostra comunità – dice ancora il primo cittadino – di fronte alla barbarie di chi non rispetta la libertà e la dignità femminile. Esprimo alla famiglia di Martina il più profondo cordoglio della Città di Afragola e sono certo che nulla resterà di intentato nelle indagini in corso per assicurare alla giustizia il responsabile di un delitto così efferato.
Ringrazio i Carabinieri, la Polizia di Stato, i Vigili del fuoco e la Polizia municipale per la professionalità e la tempestività dimostrate sul piano operativo con il coordinamento della Prefettura e dell’autorità giudiziaria e con il supporto dell’efficiente sistema di videosorveglianza comunale”.
Fiori e messaggi sul luogo del ritrovamento del cadavere di Martina

Sul luogo dove è stato trovato il cadavere di Martina, la ragazza di 14 anni di Afragola, è iniziato un mesto pellegrinaggio.
Due donne hanno portato fasci di fiori. Su una c’è la scritta: ‘Dolce angelo non meritavi questa fine. Basta femminicidi”. La zona è presidiata dai carabinieri. Le persone che passano chiedono “provvedimenti severi” perché “non si può distruggere una vita cosi”. Sul posto è giunta anche uno zio di Martina che in lacrime ha raccontato le ore frenetiche della ricerca .
È “una spina nel cuore” la scomparsa della giovane Martina, per i fedeli che stamani si sono riuniti per pregare nella basilica di Sant’Antonio da Padova ad Afragola che dista qualche centinaio di metri dall’abitazione di via Imbriani, dove la quattordicenne abitava con il papà e la mamma. I frati hanno pregato appena hanno saputo la notizia.
ll luogo dove è stato trovato il cadavere della ragazzina dista circa un chilometro dall’abitazione. Nel condominio dove viveva la vittima sono tutti sconvolti. “Non stiamo dormendo da giorni “, dice in lacrime Bruno Rota, un anziano condomino che ha visto crescere Martina, che frequentava il primo anno della scuola superiore che si trova sul Rettifilo.
Dinanzi alla palazzina cinque, sei persone con gli occhi incollati agli smartphone per seguire gli sviluppi della vicenda. “Non abbiamo parole e non abbiamo più lacrime’, dicono. “Siamo stati tutti in angoscia dalla serata di lunedì ma mai avremmo immaginato che finisse così “, aggiungono. “Non meritava tutto ciò “, dice un’anziana.
Il custode del palazzo: ‘Quel pomeriggio Martina andava di fretta’
“Ho visto uscire Martina nel pomeriggio come se andasse di fretta. Le ho detto: ‘che fai non mi saluti?’. Lei è tornata indietro e mi ha salutato”. A parlare è Giovanni, il custode dello stabile, dove abitava Martina, la ragazza di 14 anni uccisa ad Afragola. Giovanni non nasconde l’emozione e non riesce a darsi pace. “Una ragazza solare, sempre molto cordiale”, aggiunge. Martina frequentava il primo anno dell’istituto ‘Alberghiero’. Ogni mattina raggiungeva la scuola con un bus.