Truffe agli anziani: record di arresti a Castel di Sangro e carcere di Sulmona sempre più “sovraffollato”. È allarme sociale

SULMONA (L’Aquila)- Non c’è peggior azione che prendersela con i più deboli. Non c’è peggior reato che quello fatto a danno degli anziani. Credo che in pochi, al netto dei criminali che lo praticano, non sarebbero d’accordo.

Prendersela con una donna o un uomo ultraottantenne è quanto di più abietto possa essere fatto da un umano.

Eppure aumentano sempre più le truffe agli anziani. Solo per fare un esempio ben 5 arresti sono stati effettuati negli ultimi tempi dai bravissimi carabinieri di Castel di Sangro in provincia dell’Aquila.
Sono talmente tanti da aver trasformato il reclusorio di Sulmona in una Casa Circondariale, sovraffollandolo oltre modo.


La tecnica utilizzata è sempre la stessa. Una telefonata per annunciare il coinvolgimento del nipote in un incidente e la richiesta di soldi per evitare guai.
Una tecnica che solo il figlio del diavolo può mettere in atto. Un modo di fare cassa che non trova eguali nell’ingordigia della letteratura criminale .

Eppure capita che dopo pochi giorni di carcere, scadute le 90 ore entro le quali effettuare l’interrogatorio di garanzia, ai più gli viene concesso o di restare a piede libero o, nella migliore delle ipotesi, portarsi agli arresti domiciliari.

Badiamo bene, nessun reato va sminuito nel suo valore antisociale ma permettere che questi reati valgano meno rispetto a molti altri gravissimi gesti criminali sarebbe un grande errore.

Gli anziani colpiti spesso non si riprendono più dallo choc e seppur non colpiti nel fisico, subiscono un danno spesso irreversibile dal punto di vista psicologico.

È giunta l’ora che lo Stato dia un forte segnale in tal senso. Più carcere e certezza della pena non dovranno venire risparmiati soprattutto nei confronti di chi opera in maniera impari in ambito criminale, come nel caso degli anziani appunto.