Tv costante, l’abitudine che devasta la salute psicofisica

Nel mondo odierno l’evoluzione è la forza della nostra crescita cognitiva, ma come in tutte le evoluzioni il bene e il male emergono sempre riversandosi nelle nostre vite con la medesima potenza.

Nello specifico contesto della visione tv l’assiduità è molto rischiosa e i dati allarmanti sulle persone che ne sono vittime inconsapevoli fanno rabbrividire.

Facendo un salto nel passato, ricordiamo le raccomandazioni delle nostre mamme e delle nostre nonne che imponevano la moderazione davanti allo schermo, eppure ai tempi regressi la televisione era molto diversa, non solo nei contenuti ma soprattutto in termini di radiazioni per la nostra salute.

“In un televisore antico venivano trasmessi quattro fotogrammi al secondo, mentre nei televisori led se ne inviano cento nello stesso momento.

Questo significa che il cervello è letteralmente bombardato da una moltitudine di stimoli.

Lo stress derivato da questa attività può passare inosservato dalla coscienza, ma non dal resto del corpo.

Se a questo sommiamo i contenuti violenti o altamente tesi, il corpo risponde producendo importanti quantità di adrenalina”.

Tutto ciò motiva il corpo e la mente ad uno stato di tensione esaminatore, equivalente ad un litigio e inducendoci alla polemica costante, alla critica di ciò che ci viene mostrato dalla tv stessa.

Critiche che però solitamente non fanno spegnere la tv contestandola attivamente, bensì con trasporto si continua ad esserne partecipi della visione inasprendosi con ulteriore grinta.

Per eccellenza i programmi di dibattito (politico, sociale, sportivo) inducono lo spettatore ad analisi stressanti e rabbiose.

Tuttavia, possiamo apprendere dagli esperti i grandi danni al cervello che comportano soprattutto le soap opera che sono protagoniste dell’aumento di cortisolo.

Il Dottor Erwin Höllinger afferma che le soap opera possono essere dannose alla pari della tossicodipendenza.

Letteralmente, di fatto, sottolinea che possono causare apatia generalizzata, irascibilità, disturbi di personalità e persino demenza.

La rivista TV Guide ammise: “Sebbene alcuni dei primi studi scientifici ipotizzassero che la violenza alla tv poteva effettivamente rendere gli spettatori meno aggressivi, permettendo loro di sfogare la loro ostilità repressa, successive ricerche hanno contraddetto questa teoria”.

Purtroppo le critiche mosse alla tv sono fondate su dati certi introducendo sincera preoccupazione sull’irreversibilità dei danni mentali e fisici, paragonabili alla preoccupazione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del cibo.

Sulla base di ricerche e studi neuroscientifici guardare la televisione abitualmente e tenerla accesa diverse ore al giorno aumenta gli stati di stress ed irritazione causando un incremento allarmante della produzione di colesterolo nell’organismo dovuto dalla quantità di fotogrammi che arrivano al cervello in poco tempo.

Si tratta dunque di una falsa amica, che cerca di confonderci moralmente la vera dipendenza con l’idea di semplice compagnia.

Tra gli innumerevoli effetti negativi vi sono citati: ansia, depressione, ictus, alterazione delle emozioni, induzione all’aggressività, cancro, malattie cardiache, diminuzione ossea, apatia, insonnia, stanchezza, nervosismo ecc.

La prestigiosissima American Journal of Preventive Medicine ha dichiarato, su basi scientifiche, gravi patologie che colpiscono in modo percentualmente elevato chi guarda la televisione con perseveranza, lanciando così la notizia in esplicito: “ Causes of Death Associated With Prolonged TV Viewing” ossia “cause di morte associate a una prolungata visione della tv” e individua i nuovi nessi con le più importanti cause di morte.

Il team di ricercatori ha dimostrato che tenere la televisione accesa per più di tre ore al giorno accresce il rischio di morte, nonché comporta ictus, infarti, diabete, cancro, malattia di Parkinson.

Inoltre, nei casi dipendenti lo spettatore dopo aver visto una telenovela o soap opera continua a pensare alla trama procurando al cervello dei forti disturbi di insonnia.

Ma l’insonnia scinde anche da questo discorso di dipendenza e pensiero post-visione, poiché a priori si può manifestare anche nei casi non dipendenti.

Per quanto riguarda le programmazioni di intrattenimento tv, talvolta le finzioni a scopo goliardico rischiano di essere interpretate come contenuti veritieri inculcando allo spettatore fervoroso delle verità distorte o totalmente errate.

Questo vale a dire che fruire delle grandi potenze tecnologiche nel modo sbagliato può devastare la nostra salute in modo permanente e, nelle persone che hanno il dono di sentire le vibrazioni energetiche intorno a sé e nell’ambiente circostante, l’oppressione che si manifesta nella radioattività le priva consciamente di quel “sano ossigeno” rubato da una intensa fonte negativa, proprio come i “vampiri energetici” poiché l’ambiente entra in contatto con una forte tensione elettromagnetica che si propaga… in paragone come quando si respira del fumo passivo.

In conclusione, la tv non è solo un mezzo tossico, ma è in grande misura una fonte geniale, per cui, usiamola con l’intelligenza.