Uil Abruzzo: “La legge di bilancio non ci piace”. Il sindacato spiega le motivazioni della mobilitazione regionale

Appuntamento alla manifestazione del 16 dicembre davanti alla prefettura di Pescara

PESCARA – No all’ampliamento dell’utilizzo dei voucher, no all’ennesimo condono fiscale, no al depotenziamento della tassa sugli extra profitti, no al blocco della rivalutazione per le pensioni sopra quattro volte il minimo, no alla mancanza di un intervento per le pensioni dei giovani, no al peggioramento di Opzione donna, no all’abolizione del reddito di cittadinanza, no alla mancata attenzione agli obiettivi di transizione ecologica, no alla mancanza di investimenti in scuola, ricerca, sanità e mezzogiorno.

Sono questi i punti della manovra finanziaria contestati dalla Uil Abruzzo che ha lanciato nei giorni scorsi la mobilitazione regionale, per manifestare la propria contrarietà verso una legge di bilancio considerata iniqua e non espansiva. E che sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa da Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, e dai componenti della segreteria regionale Uil Abruzzo Fabrizio Truono e Fabiola Ortolano.

La manovra, che secondo la Uil crea solo conflitti nel mondo del lavoro, manca di interventi quali contrattazione collettiva e contratti di qualità, utili a contrastare la precarietà lavorativa, soprattutto delle giovani generazioni. E di una riforma strutturale del sistema previdenziale che tenga presente la necessità di costruire una pensione di garanzia per i giovani.

“La nostra è un’organizzazione che si è sempre distinta – ha spiegato il segretario regionale Michele Lombardo durante l’incontro con la stampa – perché ha sempre fatto considerazioni scevre da colorazioni politiche rispetto ai governi, ma valutazioni espresse in base al merito e ai contenuti dei temi trattati. Mi auguro che il governo, a partire da questa sera, apra uno spiraglio di dialogo con il sindacato confederale italiano. In caso contrario, porteremo avanti la nostra mobilitazione a tutela dei lavoratori e lavoratrici dipendenti, dei pensionati e soprattutto dei giovani, che hanno necessità di avere un mondo del lavoro che possa accoglierli in modo normale, contrattuale e non con i contratti ridotti ai minimi termini come spesso accade”.

Le richieste della Uil Abruzzo toccano poi  i temi fiscali –  le richieste sono l’abbattimento del cuneo fiscale di almeno di cinque punti, un fisco equo che non colpisca sempre i soliti noti e il no a una flat tax che premia alcuni e lascia tutto il peso fiscale sugli altri – e la sanità pubblica, che necessita secondo il sindacato di più risorse economiche per realizzare un’adeguata riforma del sistema pubblico sanitario, che permetta di assumere personale medico e paramedico e che impedisca la chiusura degli ospedali. ”In questi due anni ci siamo occupati molto del tema della sanità e, attraverso un percorso durato due anni, siamo riusciti a portare l’attenzione delle istituzioni sulla necessaria riorganizzazione territoriale del comparto – ha commentato Fabrizio Truono -. Adesso le pochissime risorse inserite nella manovra di bilancio ci allontanano dalla possibilità di creare un sistema sanitario regionale che sia efficace, efficiente e di qualità”.

Sulla scuola, Uil Abruzzo ribadisce la necessità di un sistema di istruzione pubblico uguale per tutti che non debba subire tagli di risorse, fatti in base a logiche ragionieristiche. “In questa manovra mancano gli investimenti sulla scuola – ha spiegato Fabiola Ortolano -. Peraltro l’orientamento governativo è quello di destinare i fondi sulla scuola alle singole regioni, nell’ottica dell’attuazione dell’autonomia differenziata che per la nostra regione rappresenta un danno grossissimo”. “Altro tema che porteremo avanti con forza – ha aggiunto– è quello della sicurezza sui posti di lavoro. E poi l’attenzione sui giovani, per i quali abbiamo il dovere di lavorare per risolvere concretamente i problemi di lavoro che insistono su questa fascia di età”.

Concetti, questi, che verranno riaffermati e approfonditi durante gli appuntamenti della mobilitazione. Il primo in agenda è la manifestazione prevista per venerdì 16 dicembre davanti alla prefettura di Pescara.

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