Un Cioccolatino Storico. #giornatadellamemoria “Papà, bussano alla porta”

CASENTINO (frz. SANT’EUSANIO FORCONESE)- Buongiorno carissimi lettori ma soprattutto benvenuti al consueto appuntamento con i racconti del Cioccolatino Storico. “Chi salva una vita, salva il Mondo intero” così leggiamo nel Talmud e proprio questa frase che, in qualche modo, può ben descrivere la storia che oggi ci piacerebbe raccontarvi in occasione della “Giornata della Memoria”. Dai, iniziamo.

In foto: Casentino

Casentino (Frazione di Sant’Eusanio Forconese, provincia dell’Aquila) 1943: improvvisamente, alla porta della famiglia De Bernardinis si udirono dei colpi abbastanza fugaci e improvvisi: il capo famiglia, preoccupato che fossero i nazifascisti, si diresse ugualmente alla porta per aprirla quando si trovò dinanzi una famiglia che non conosceva. Erano i Di Consiglio, una famiglia di ebrei romani che scappavano da Roma: c’era Alberto (il capofamiglia), sua moglie Clelia (che, tra l’altro era anche incinta) e sei figli. I Di Consiglio, con solo pochi averi ammassati in una carrozzina da bimbo, sono scappati dalla persecuzione e dalla fame della Roma occupata dai nazisti.

I De Bernardinis – che di certo non navigavano nell’oro- li accolgono nel loro fienile e col tempo la condivisione degli stenti e della paura cementerà una forte amicizia tra le due famiglie.

In foto: la famosa scena tratta dal film Schindler list

Ma un giorno arrivarono i controlli dei nazisti! Nonostante la grande paura sia della famiglia abruzzese che della famiglia romana, il capofamiglia De Bernardinis riferì alle autorità del Reich che Alberto (e la sua famiglia) era un suo dipendente. La bugia funzionò e tutti riuscirono a salvarsi.

Pensate che il 21 ottobre 1943 Clelia partorì la figlia Roberta nascosta in una stalla dei De Bernardinis nel vicino comune di Fossa. Maria De Bernardinis per proteggere la bambina la fa battezzare ottenendo che sul suo certificato di nascita compaia la scritta “di pura razza ariana”: le dà così una nuova vita. Saranno trenta persone, cinque famiglie, gli ebrei salvati dagli abitanti dei comuni di Fossa e Casentino nel periodo compreso tra la metà del 1943 e l’arrivo degli Alleati un anno dopo.

Così ricordò Letizia Di Consiglio (figlia di Alberto e Clelia): “I De Bernardinis ci hanno dato tutto, senza chiederci nulla”.Un Abbraccio Storico