Un Cioccolatino Storico. “Il viaggio di Edward”. Sesta tappa, la descrizione di Avezzano

AVEZZANO-Buongiorno carissimi lettori ma soprattutto benvenuti al secondo appuntamento settimanale con i racconti del Cioccolatino Storico. Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta del Abruzzi (si li chiameremo così anche perché in quei tempi antichi la nostra regione – insieme al Molise – si chiamava così) in compagnia dell’artista e scrittore inglese Edward Lear: e oggi torneremo nella Marsica e faremo tappa da Avezzano. Sarà una descrizione breve ma concisa di uno dei centri più importanti della Marsica.

In Foto: Edward Lear

Ecco come Lear descrisse la cittadina di Avezzano, buona lettura:

“Era tempo del raccolto si mieteva il grano e lo portavano davanti alla porta di Avezzano; qui il suo bel castello, costruito dai Colonna nel quindicesimo secolo, si trova all’entrata della città ed è un buon esemplare di residenza baronale. Benché Capo di Distretto, Avezzano non promette molto apparentemente; vi sono buoni palazzi e conventi, ma in generale le sue strade danno un’impressione mediocre e non interessante.Non pare che essa vanti discendenza da un’antica città, benché Corsignani e altri ne vogliono fare derivare il nome da un tempio di Giano, Ara Iani. Comunque stia la cosa, la decadenza di importanti città antiche, come Alba, Marruvium, Angitia, ecc può aver favorito la crescita di città moderne nelle loro vicinanze.

In foto: Edward Lear, Avezzano

Nel medioevo Avezzano fu probabilmente una città notevole, perché di essa leggiamo che fu dimora dell’imperatore Federico nel 1242. La popolazione di qui, come anche quella incontrata dal nostro ingresso in Abruzzo, ha come caratteristica la gentilezza e la generosità. La città ha circa duemila abitanti”.

Un Abbraccio Storico

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