Un Cioccolatino Storico. La triste storia del seminarista lussemburghese Edgard Leibfried

MAGLIANO DEI MARSI- Buongiorno carissimi ed affezionatissimi lettori, ma soprattutto benvenuti in questo nostro cioccolatino storico. La storia che oggi ci piacerebbe raccontarvi ci parlerà della triste vicenda del giovane seminarista lussemburghese Edgard Liebfried tragicamente morto sul Velino molti anni fa.

Era il mattino del 26 novembre del 1947 quando una comitiva di giovani seminaristi del collegio germanico ungarico di Roma, chiamati dagli abitanti di Magliano dei Marsi i “Frati rusci” per via del loro abito, decisero di scalare il Monte Velino. Quel mercoledì mattina era una bellissima giornata: il meteo era incredibilmente buono per esser novembre. Da Rosciolo, il gruppo partì verso la montagna passando per il Vallone della Chiave e nel Vallone dell’Orso: strade direttissime e molto difficili. Alcune testimonianze ci dicono che il gruppo, formato da dieci persone, sarebbe arrivato in vetta intorno alle 13.

Ma in vetta il gruppo restò per poco tempo! Il tempo stava mutando e volgeva al peggio, nonostante la rapida discesa del gruppo, il maltempo li investì. Uno del gruppo, il seminarista 21enne Edgard Leibfried perse il contatto con il gruppo: le reali motivazioni non si sono mai conosciute, c’è chi parla di malore e chi parla di stanchezza. Il gruppo si accorse della mancanza di un membro solo a valle: il giorno seguente furono organizzate squadre di ricerca.

I genitori del giovane, avvertiti, partirono da Vianden in Lussemburgo ed arrivarono a Magliano dei Marsi: intanto moltissimi partecipavano alla ricerca del giovane. Le squadre di soccorso, sferzate da pioggia, vento e neve, proseguirono le ricerche: ma Edgard non si trovava e le ricerche, in vista dell’arrivo dell’inverno, vennero sospese.

Ma qualcosa successe il 26 maggio del 1948: era un mercoledì e due pastori del luogo stavano pascolando i loro greggi. All’improvviso videro le proprie pecore spaventarsi, corsero verso di esse convinti che li ci fosse qualche pericolo per i loro animali. Avvicinandosi trovarono il corpo del giovane seminarista. Accanto al corpo vennero trovati dei fiammiferi, molto presumibilmente utilizzati dal giovane nel tentativo di scaldarsi.

I genitori del seminarista tornarono a Magliano, anzi il padre si fece accompagnare nel luogo del ritrovamento del corpo del figlio. Nonostante la tremenda perdita, i genitori di Edgard vollero ricompensare i due pastori per aver ritrovato il figlio, dandogli un sostanzioso compenso.

In foto: la Croce scolpita sulla roccia in ricordo di padre Edgrad


Nel luogo ove è stato rinvenuto il corpo del giovane, per volere dei suoi genitori, venne fatta scolpire una Croce da un’artista di Rosciolo in ricordo del seminarista. A noi ci piace pensare che padre Edgard stia accompagnando i quattro escursionisti in Paradiso.

Un Abbraccio Storico

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