Un Cioccolatino Storico. “Malleano de Cartio”: una storia raccontata da uno storico marsicano

MAGLIANO DE’ MARSI- Buongiorno carissimi lettori, ma soprattutto benvenuti in questo nostro nuovo cioccolatino storico. Nella storia di oggi ci piacerebbe farvi riscoprire studiosi e storici che hanno reso grande il panorama culturale marsicano e non solo. Oggi è il turno di don Andrea Di Pietro un sacerdote marsicano autore di vari testi inerenti alle vicende storiche della nostra bellissima terra. In questo cioccolatino storico prenderemo in esame il testo “Agglomerazioni delle popolazioni attuali della diocesi dei Marsi” e ci concentreremo su un comune particolare, Magliano de’ Marsi. Senza perderci in ulteriori parole, vediamo cosa ci racconta don Andrea.

In foto: Il palazzo baronale Masciarelli (pre terremoto 1915)
(foto archivio Tavani-D’Alessandro-Aloysi)

Vediamo cosa ci dice: “Che il paese di Magliano avesse la sua denomina zione dalle officine che avevano in quel luogo costruite gli Albesi per battere e ridurre il ferro, oltreachè lo nota il Febonio, si accerta dall’ antico sigillo nel quale si vedono due artefici seminudi che sopra le rispettive incudini battono il ferro rovente. Che poi Magliano paese non antico sia un aggregato di Ville situate nei monti superiori e nella sottoposta pianura, è anche un fatto attestato dalle denominazioni rimaste, e dalle carte antiche ancora esistenti. Realmente nella Bolla di collazione della Badia di Santa Maria della valle fatta a favore del Cardinale Orsino nell’anno 1353 così incomincia quello scrittore: – Nos Petrus Jacobus de Malleano de Cartio annalis Iudea ipsius Castri Cartii….– Dunque è certo che tediati quegli abitanti di Carce di più rimanere nel monte si riunissero in parte nel luogo dove è situato Magliano e dessero principio all’edificazione del paese attuale in posi zione molto ridente. Questo esempio fu seguito dagli abita tori delle altre ville seguenti, ed ecco ingrandito il paese. Tali sono:

  1. Gli abitanti la Villa di S. Biagio nella quale esisteva la Chiesa dedicata a quel Santo riportata nell’Elenco con queste parole: – Ab Ecclesia Sancti Blasii, grani cuppas duas;
  2. Dagli abitanti la Villa di S. Angelo, come confer ma la denominazione rimasta.;
  3. Dagli abitanti la Villa di S. Maria Maddalena ceduta ai Domenicani dopo la partenza delle Monache;
  4. Dagli abitanti la Villa di Terremore al mulino;
  5. Dagli abitanti la Villa di S. Martino la di cui Chiesa nell’Elenco è segnata con queste parole: – Ab Ecclesia Sancti Martini, grani cuppes septem;
  6. Dagli abitanti la Villa maggiore che avea la Chie sa di S. Maria della Valle registrata nell’Elenco con queste parole: – Ab Ecclesia Sanctae Mariae de Valle, grani cuppas sea:…-
In foto: l’antico convento di San Martino prima del terremoto 1915
(foto collezione Giuseppe Di Girolamo)

Magliano ha per confine all’ Est le campagne di Cappelle, e di Massa; al Nord quelle di Rosciolo; all’Ovest quelle di Marano e di Poggio-Filippo; al Sud quelle di Cap pelle e parte di Scurcola. Magliano ha la Chiesa Parrocchiale dedicata a S. Lucia servita da un Abate e sei Canonici Concurati. La stessa non era proporzionata alla popolazione, la quale animata dai Missionari Liguorini dopo l’anno 1850 l’ha ingrandita ma fin ora manca di campanile.

In Foto: Magliano dei Marsi prima del terremoto del 1915
(foto Archivio Di Girolamo)

Fuori le mura l’altra Chiesa Parrocchiale dedicata a Santa Maria della neve. Questa ora si è ridotta a Chiesa sepolcrale ed è servita da un Economo pure Magliano le altre Chiese. Di S. Maria di Loreto situata nell’entrare al paese partendo da Cappelle. In poca distanza ha la Chiesa dedicata a S. Rocco – lll.” La Chiesa di S. Giovanni Battista di Padronato della famiglia Mena. – IV. La Chiesa di S. Antonio Abate che si mantiene dalla Confraternita del Santissimo. V. La Chiesa di S. Giacomo edificata da Marco-Antonio Tornese dotata per la seconda volta da D’Orazia Tornese alla quale è succeduta la famiglia Pace di Massa che ora ne ha il padronato e nomina il Cappellano. Fuori le mura a poca distanza verso il Sud ha Magliano il Convento dei Padri Domenicani arricchito colle rendite delle Monache di S. Maria Maddalena. Nel Refettorio di questo Convento si legge la lapide dedicata a Cajo Erennio riportato dal Febonio. Fra Magliano e Rosciolo esiste il Convento colla Chiesa rispettiva dedicata alla Santissima Concezione ed a S. Martino. In esso i Padri Riformati aveano stabilito il Ritiro, ed ivi si vede il deposito del celebre medico Pascasio che tradusse in versi molti libri della Sacra Scrittura. Ora tanto la Chiesa, che il Convento si mantiene da un Sacerdote e due laici che per cura del Municipio si sono fatti colà rimanere.

In foto: una delle porte d’ingresso di Magliano dei Marsi
(foto Archivio Tavani-D’Alessandro-Aloysi)

Il paese di Magliano ai 31 Dicembre del 1868 avea una popolazione composta da 2634 individui. Magliano ha un buono, e bene ordinato fabbricato. Abbonda di tutti i prodotti, e se prima scarseggiava di vigne, adesso ne ha piantata una buona quantità. I suoi abitanti sono in buona parte addetti al commercio, e coltivano molto bene il Zaffarano che da sufficienti rendite a quei proprietari. Sebbene sia situato alle radici del monte Veli no pure in esso si respira un’aria assai pura”.

Un Abbraccio Storico

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