Un Cioccolatino Storico. “Un giorno speciale”, storia della Festa degli Angeli Custodi e dei Nonni

MAGLIANO DE’ MARSI – Buongiorno carissimi lettori ma soprattutto benvenuti al consueto appuntamento con i racconti del Cioccolatino Storico. Quest’oggi, in occasione della festa degli Angeli Custodi e dei Nonni, ci piacerebbe raccontarvi una storia assai particolare legata sia al culto dei nostri angeli e sia ai nostri nonni (che poi sono sempre i nostri angeli custodi).

Forse una delle prime preghiere che i nostri nonni ci hanno insegnato è stata proprio quella dedicata agli Angeli Custodi. È incredibile il rapporto Angeli Custodi-Nonni e questo ci porta sempre nel “gettare uno sguardo” verso il Cielo.

Ma com’è nato il culto dedicato agli Angeli Custodi? Diciamo che non fu un classico inizio semplice. La Chiesa degli albori, a differenza del mondo giudaico, ebbe molta difficoltà nel concepire il rapporto angelo-uomo. Difatti, Paolo nel capitolo 2 versetto 18 della Lettera ai Colossesi scrive: “Nessuno v’impedisca di conseguire il premio, compiacendosi in pratiche di poco conto e nella venerazione degli angeli, seguendo le proprie pretese visioni, gonfio di vano orgoglio nella sua mente carnale”.

Ovviamente, con il passare del tempo e la grande opera di riflessione dei Padri della Chiesa trovò un primo tentativo di sistematizzazione dell’angelologia nel De coelesti hierarchia dello Pseudo-Dionigi l’Areopagita.

Però fu San Basilio Magno che nel capitolo 3, versetto 1 dell’Adversus Eunomium parlò proprio di questa “grande” funzione dell’Angelo Custode scrivendo che: “Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore per condurlo alla vita”.

In foto: San Basilio Magno

Il culto per gli angeli custodi conobbe, da quel momento, un particolare fioritura nel XVI secolo quando papa Pio IV fece edificare -su progetto di Michelangelo- una basilica intitolata ai Sette Angeli (la basilica dove si svolgono i funerali di Stato). Dopo una lunga parentesi in cui la figura dell’Angelo Custode sparì (a tratti venne soppressa) dai testi liturgici, Papa Leone XII nel 1825 li riporto in auge.

Bisogna dire, inoltre, che fin dal V secolo nessun giorno particolare era dedicato agli angeli custodi, il cui ufficio cadeva il 29 settembre, in concomitanza con la festa di san Michele arcangelo.

L’uso di una festa particolare nacque a Valencia nel 1411, anche in Francia ci fu un’iniziativa analoga. Durante il secolo successivo l’idea si diffuse dalla Spagna nel Portogallo e poi in Austria e nelle regioni italiane più influenzate dagli Asburgo.

La spinta decisiva venne però da papa Paolo V, che in una bolla del 1614 assegnò specifiche indulgenze ai membri delle compagnie dell’angelo custode aggregate all’Arciconfraternita di Roma e che compissero particolari atti meritori.

Nel “Messale romano” di papa Pio V (1570) furono indicate quattro feste consacrate espressamente agli angeli, quelle dedicate agli angeli custodi (il 2 ottobre), all’arcangelo Gabriele, all’arcangelo Michele e all’arcangelo Raffaele. Soppressa da Pio V, la festa in onore degli angeli custodi fu ristabilita nel 1608 da Paolo V ed estesa alla Chiesa universale. Nel 1670 Clemente X la rese obbligatoria per tutta la Chiesa latina, sempre alla data del 2 ottobre.

Foto: A.Tangredi

A proposito di nonni.. In Italia la festa dei nonni è stata istituita come ricorrenza civile per il giorno il 2 ottobre di ogni anno con la legge n. 159 del 31 luglio 2005. Ma i nonni e le nonne, che si dovrebbero celebrare tutto l’anno, in Italia li si celebrano anche il 26 luglio, giorno in cui si ricordano Anna e Gioacchino i nonni di Gesù.

“Non lo so dove vanno i nonni quando cessano di vivere, ma di sicuro restano nel cuore”. E voi, cari nonni, siete sempre nell’angolo più profondo del mio cuore: mi mancate tanto.

Buona festa, cari nonni ❤️ ed un pensiero (e qualche lacrima) per i nonni che non sono più qui con noi.

Un Abbraccio Storico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *