Un ufficio postale chiuso su due con grandi disagi per l’utenza. Da Celano segnalazione a Poste Italiane per ripristinare un servizio ottimale

CELANO – Poste dimezzate per lavori e forti disagi per l’utenza. Questo è quanto ci viene segnalato, nella lettera ricevuta in redazione, da un cittadino di Celano che chiede a Poste Italiane di velocizzare i tempi di intervento su uno dei due uffici postali del centro marsicano e, quindi, ridurre i problemi all’utenza.

Questa la lettera pervenutaci in redazione.

“L’articolo 3 della nostra Costituzione dice: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Ma succede davvero così?

A Celano, in questi giorni, stanno accadendo cose incredibili riguardo al servizio postale. Ci sono gravi problemi che creano disagio a tante persone. Ieri, e fino alle 9:30 di stamattina, il Bancoposta non aveva soldi disponibili. Si sono formate lunghe file agli sportelli e i cittadini hanno avuto seri disagi.

Celano è un paese di circa 11.000 abitanti e ha normalmente due uffici postali:

· uno in Corso Umberto, che era aperto anche il pomeriggio;

· uno in Via Muricelle, aperto solo la mattina.

Da più di un mese, però, l’ufficio di Corso Umberto è chiuso per lavori di ristrutturazione: lo stanno adeguando per diventare un moderno “ufficio Polis”. Un progetto utile, certo, ma nel frattempo? Perché non si è pensato a come gestire il servizio durante i lavori?

I cittadini sono rimasti con un solo ufficio aperto, solo al mattino, e spesso con pochi soldi disponibili al Bancoposta. Non si poteva tenere aperto anche il pomeriggio l’ufficio di Via Muricelle? Non ci voleva un genio per capirlo: era semplice buon senso.

In più, questa mattina la situazione è peggiorata. L’ufficio di Corso Umberto doveva riaprire il 28 aprile, ma chi si è recato lì con fiducia ha trovato una brutta sorpresa: la riapertura è stata rinviata al 28 maggio. Un altro mese di attesa.

E torniamo all’articolo 3 della Costituzione. È giusto lasciare anziani, disabili e persone senza automobile senza un servizio essenziale? È giusto che, senza contanti disponibili al Bancoposta, qualcuno rimanga anche senza soldi per vivere? Questo non è trattare tutti i cittadini allo stesso modo. Questa è una discriminazione.

Cari dirigenti delle Poste, davvero è così difficile aprire la posta di Via Muricelle anche il pomeriggio? Serve solo un po’ di buona volontà. Dai, fate un gesto semplice ma importante: pensate ai più fragili. E fate i bravi”.