Una filastrocca per la festa della Domenica della scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi

La filastrocca della scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi racconta in modo gioioso il desiderio di vivere in un tempo sospeso la quotidianità che nutre fantasia e sogni nell’abbraccio degli affetti familiari in pace con noi stessi e il mondo.

Certo, dura poco, perché la realtà  fatta di impegni ci fa subito risvegliare. Dovremmo essere come i bambini che contano i giorni sulle punta delle dita consapevoli che l’attesa del piacere è già essa stessa piacere. 

È  Domenica.

Il sole dalle finestre

filtra più tardi sulla cetra

delle persiane ancora serrate

come occhi chiusi nei sogni sulla rete

di nuvole e vento fantastici carri.

Riposano senza fretta con me i miei cari.

Niente scuola, né lavoro, né palestra.

Felice va al parco anche la maestra

e con le amiche chiacchiera spensierata

di ogni cosa da lei teneramente amata.

La mamma da brava massaia prepara

gustose pietanze dalla genuina pastura.

Profuma di caffè e le stanze quieta

di silenzi e abbracci nell’aria di seta

libera da pene e crucci la sua presenza.

Il gatto scherzoso sul divano gioca

con festose danze e poi stanco riposa.

Si divertono i bambini senza posa nei viali

dei giardini immensi come vasti mari.

Sulle pozzanghere corrono come corsari

dietro le barche di carta a balzi come ramarri.

Domenica della settimana la giornata più bella

a sera sussurra:”Presto prepara la tua cartella”.

Se già è l’alba del lunedì conto sulla punta

delle dita fino a cinque e la Domenica è già qui.