Una frase di Borsellino, una riflessione sulla parola “rispetto” e una poesia di Pasolini tra le sette tracce della prova di italiano

ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
L’AQUILA – “I giovani, la mia speranza” un messaggio del giudice Paolo Borsellino è una delle sette tracce fornite ai maturandi per la prima prova scritta, Italiano, dell’esame di Stato secondo quando apprende l’ANSA.
Anche un riassunto e riflessioni sulla parola “Rispetto” tratta da un testo di Riccardo Maccioni è tra le tracce, così come una poesia di Pier Paolo Pasolini.
Tra le tracce anche gli anni Trenta e il New Deal, in un testo è tratto da Piers Brendon ‘Gli anni trenta. Il decennio che sconvolse il mondo’ Carocci editore. Gli studenti devono sintetizzare il contenuto, individuare le motivazioni, offrire riflessioni e argomentare.
I social e l’indignazione tra le proposte di tracce per l’esame di Italiano. Il testo è tratto da un brano di Anna Meldolesi e Chiara Lalli. ‘L’indignazione è il motore dei social. Ma serve a qualcosa?’ è il titolo, ed è tratto da un supplemento del Corriere della Sera.
La terza traccia della Tipologia B – testo argomentativo – è incentrata su un brano dal titolo “Un quarto d’era (geologica) di celebrità” del filosofo e saggista Telmo Pievani, pubblicato sulla rivista trimestrale “Sotto il Vulcano” e riflette sull‘impatto ambientale della nostra civiltà e sulla cementificazione del territorio.
Ha preso il via alle ore 8,30 gli esami di maturità per 524.415 studenti (511.349 candidati interni e 13.066 esterni). La prima prova scritta di Italiano è comune a tutti gli indirizzi di studio. Le tracce sono messe a punto dal ministero dell’Istruzione e sono in tutto sette, divise tra tre diverse tipologie: 2 analisi del testo, 3 tracce di testo argomentativo e 2 temi di attualità. Gli studenti avranno a disposizione al massimo sei ore per terminare il compito. Quest’anno sono 13.900 le commissioni per un totale di 27.698 classi.
Prende l’avvio la maturità 2025 che come in passato vede una percentuale altissima di ammessi: sono il 96,5% con il 3,5% dei non ammessi. Lo scorso anno gli ammessi erano il 96,4% degli alunni e i non ammessi il 3,6%.
Numeri in linea, dunque, che vedono svettare per numero di bocciati la Sardegna, con il 7,1% che non riesce a prendere quest’anno il diploma, mentre i più fortunati sono gli studenti molisani: solo il 2,6% dovrà ripetere l’anno.
Domani, il 19 giugno sempre dalle 8,30, è prevista la seconda prova scritta, riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio – Latino al Liceo Classico; Matematica al Liceo scientifico; Lingua e cultura straniera 1 al Liceo linguistico; Lingua inglese per gli Istituti tecnici del Settore economico indirizzo “Turismo”; Geopedologia, Economia ed Estimo per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”; dal 23 giugno (ma sono i singoli istituti a decidere le date di partenza), il colloquio, nel corso del quale il candidato espone anche le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (Pcto) e le competenze acquisite nell’ambito dell’Educazione civica. È prevista una terza prova scritta in alcuni indirizzi di studio (sezioni EsaBac, EsaBac techno, sezioni con opzione internazionale, scuole della Regione Valle d’Aosta, della Provincia di Bolzano e scuole con lingua d’insegnamento slovena del Friuli Venezia Giulia).
Due le novità importanti di quest’anno: nel caso in cui il candidato interno abbia riportato, allo scrutinio finale, un voto in condotta pari a 6 decimi, il colloquio riguarderà anche un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale, assegnato dal consiglio di classe.
L’altra novità è che i risultati conseguiti dallo studente nelle prove Invalsi, confluiranno nel Curriculum dello Studente. “Vogliamo tornare a chiamare ‘esame di Maturità’ quello che 25 anni fa è stato definito ‘esame di Stato’, un termine corretto ma molto freddo”, ha detto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, aggiungendo poi che dal prossimo anno verranno ridefiniti un po’ i contenuti all’orale: “la maturità deve contemplare una valutazione integrale della persona”.
La valutazione finale si calcola facendo la somma dei crediti del triennio – dati dalla media di ciascun candidato – e il punteggio di ciascuna prova d’esame. Le due prove scritte e il colloquio orale vengono valutati fino a un massimo di 20 punti ciascuno (20+20+20=60), mentre il voto massimo derivante dai crediti è 40 (quindi: 60+40=100). Il voto massimo che si può prendere è pari a 100, mentre il voto minimo equivale a 60.
(Ansa)