Unità cinofila stamattina al carcere di Sulmona. Nardella (Spp): “Qualcosa si muove finalmente anche se va reso presidio fisso”
SULMONA – Sembrerebbe aver sortito un buon effetto la denuncia fatta dal Vice Segretario Generale SPP Mauro Nardella e prontamente raccolta e indirizzata a mezzo interrogazione al ministro Nordio dai senatori Fina e Di Girolamo.
Finalmente, dopo tantissimo tempo, si è rivista un’ unità cinofila al super carcere di Sulmona.
Un evento che Nardella si auspicava avvenisse anche perché l’amico fedele dell’uomo rappresenta uno dei mezzi, insieme ai disturbatori di frequenze contro droni, utile per disarcionare l’ingresso fraudolento di droga.
Non si può certo dire che si è vinta la guerra, per carità, pur tuttavia qualcosa si è mosso dopo il “rumore” prodotto dal segretario nazionale del Sindacato di Polizia Penitenziaria.
“Ora la speranza è che la presenza dei cani a Via Lamaccio non sia fugace ma una costante per il futuro. Staremo a vedere.
Intanto però il detenuto che ha aggredito l’ispettrice si trova ancora a scontare la sua pena nel carcere Peligno.
Se si sbrigassero a trasferirlo non sarebbe poi male visto che finalmente si dimostrerebbe una volta tanto un po’ di vicinanza ai poliziotti penitenziari sulmonesi”.