“Vagabondaggi di un’anima”, silloge poetica di Agnese Berardini alla Biblioteca “Falcone e Borsellino” di Pescara

Venerdì 27 maggio alle ore 18 nella Biblioteca “Falcone e Borsellino” a Pescara, si è tenuta la presentazione del volume “VAGABONDAGGI DI UN’ANIMA” scritto da Agnese Berardini e edito da Bertoni Editore.

Al tavolo di presentazione, oltre l’autrice anche l’editore Jean Luc Umberto Bertoni che  ha aperto l’incontro illustrando brevemente le caratteristiche della sua casa editrice e la scelta di pubblicare poesia e successivamente narrativa e saggistica.
Ha poi ha spiegato le peculiarità dell’opera presentata e ha instaurato un dialogo fitto e articolato con l’autrice sulla genesi dell’opera, la sua particolare struttura compositiva, la scelta di una scrittura visiva oltre che uditiva, le tematiche prevalenti e alcune linee programmatiche della sua poetica.

Il volume è una silloge poetica nella quale, La prefazione, curata dal poeta Sergio Tardetti, porta il titolo “Tra sogno, realtà e utopia: la vita” e assolve mirabilmente al compito di introdurre la visione poetica dell’autrice che scrive in modo che la sua scrittura realizzi una prospettiva sinestetica in cui udito e vista si compenetrano, “con le parole collocate in un adeguato e opportuno contesto”.

Così può accadere che la stessa parola subisca una metamorfosi a seconda della dimensione nella quale è usata: la realtà, il sogno, l’utopia e questo le permette di assumere una veste polisemantica che la integra e l’arricchisce.

L’autrice così si esprime a proposito della sua opera: «Abbiamo e avremo sempre bisogno di poesia, di comunicare con la parola poetica il nostro comune sentire di anime in viaggio. L’invito è rivolto a chiunque abbia a cuore la poesia, a chiunque creda che il mondo abbia bisogno di poesia».

E indubbiamente, con l’uso di una struttura particolare – che conferisce alla parola e ai versi una “rotondità” tridimensionale – accuratamente pensata e realizzata, permette che l’opera venga accolta a pieno titolo nel panorama della poesia contemporanea.

L’abbandonarsi ai versi non è per cadere nel fondo; è invece, per trovare, dopo lo smarrimento, un porto salvifico e non una sola volta ma tutte le volte che il lungo viaggio della vita ponga lungo il percorso piccoli e grandi naufragi.

«Difficile esprimere la riconoscenza per l’incontro che si è realizzato ieri con tutte e tutti i presenti alla prima presentazione della mia silloge – ha spiegato Agnese Berardini, dopo l’evento in cui ha anche interpretato alcune sue liriche per entrare in comunicazione con il pubblico numeroso, attento e partecipe -.

Agnese Berardini

Ho sentito una vicinanza fisica e ideale nell’ascolto attento, nella partecipazione emotiva, nella condivisione della parola poetica che accomuna, unisce ed è latrice di bellezza.
Devo dire un grazie sincero a tutte e tutti i partecipanti:
al mio editore per l’attenta, acuta e partecipata presentazione della mia silloge e la cura che mette nel suo lavoro; alle volontarie del Centro culturale Biblioteca “Falcone e Borsellino”, all’Associazione Italia Nostra Sezione di Pescara e all’omonimo gruppo di lettura; a mio marito, Lucian Ghebac, per la sua costante presenza e vicinanza e per le foto che hanno fatto parlare anche la copertina del mio libro.

Un sentito ringraziamento va, inoltre, al professore e poeta Sergio Tardetti per la incantevole prefazione al libro e alla prof.ssa Raffaella Lombardo, che mi ha omaggiata con una sua recensione, letta durante l’incontro».

La silloge poetica, già finalista (con altro titolo) al Premio letterario internazionale Città di Pomezia 2019, è stata apprezzata e pubblicata dalla casa editrice Bertoni editore con il marchio Poesia edizioni ad ottobre 2021 e presentata in anteprima al Salone del Libro di Torino dello scorso anno, dove è stata presente anche quest’anno.

Agnese Berardini

Docente di lettere classiche presso il Liceo Classico “G. D’Annunzio” di Pescara, risiede da qualche anno a Montesilvano con suo marito ed ha radici saldamente ancorate nella Capitanata e nella Valle del Giovenco (in provincia dell’Aquila); infatti, è nata a Foggia, da mamma foggiana e papà di San Sebastiano dei Marsi.

Tra le sue passioni: l’insegnamento, il canto polifonico, il volontariato (quasi venti anni di attivismo a livello nazionale e locale in Amnesty international) il trekking e la scrittura, alla quale si dedica con più continuità solo da qualche anno.

La sua produzione spazia dalla poesia alla narrativa e alla saggistica ed è ancora inedita: ha scritto, infatti, numerosi racconti, un romanzo e un saggio letterario.

È risultata 2° classificata al concorso “Ennio Flaiano per un telegramma” nel 2013.

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