Vertenza Asca Chieti. La Fp-Cgil: “Colpevole ritardo del Ministero che non apre la procedura di liquidazione. 60 lavoratori avanzano un milione di euro”

CHIETI – Non si sblocca la situazione dei lavoratori della Asca Cooperativa sociale di Chieti i cui 60 lavoratori, inseriti nella vicenda globale della società, avanzano un milione di euro.

Nonostante ci sia una sentenza del Triobuanle di Brindisi che diaìchiaraìerebbe lo stato di insolvenza dell?Asca, al momenot nessun atto è stato adotato, esoprattutto, denuncia pubblicamente la Cgil, il MInistero delle Impres e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, non ha anocra emenato il decreto che apre la procedura di liquidazione coatta.

Giuseppe Rucci, segretario provinciale Fp-Cgil Chieti

“La F.p-Cgil di Chieti, nella persona del suo segretario provinciale Giuseppe Rucci, denuncia la grave omissione del MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) al riguardo dell’omessa adozione del decreto di apertura del procedimento di L.C.A. a danno della ASCA Cooperativa Sociale.

Il sindacato, a seguito di ricorso a firma dell’Avv. Michele Sonnini presentato presso Tribunale di Brindisi, ha ottenuto, nell’interesse di circa 60 lavoratori ex dipendenti della ASCA Cooperativa Sociale e per un credito complessivo di oltre un milione di euro, la sentenza n.37/2024 del 30.07.2024 con la quale il predetto Tribunale ha dichiarato lo Stato di Insolvenza della ASCA.

La sentenza in parola è stata notificata, in data 8 agosto 2024, alla competente Divisione IV del MIMIT affinché la stessa provvedesse all’emissione del relativo decreto di apertura L.C.A. (liquidazione coatta amministrativa); apertura che avrebbe permesso agli oltre 60 lavoratori interessati, una volta accertato il relativo passivo, di avanzare richiesta di anticipazione del Tfr e delle ultime tre mensilità al Fondo di Garanzia Inps.

Sono trascorsi oltre sette mesi dalla sentenza e dalla comunicazione al ministero e, pur a fronte di molteplici solleciti, il MIMIT non ha ancora emesso alcun provvedimento!

Tale colpevole e ingiustificato ritardo danneggia notevolmente i lavoratori e le loro famiglie e, cosa forse ancora più grave, contribuisce ad aggravare la sfiducia nei confronti delle Istituzioni.

Per queste ragioni la FP-Cgil di Chieti chiede che le forze politiche del territorio ed i loro parlamentari si facciano carico del problema e assumano tutte le iniziative per una celere soluzione del problema”. Il segretario provinciale Fp-Cgil Chieti, Giuseppe Rucci