Vertenza LFoundry Avezzano. Tangredi (Fim-Cis): «Anche in Regione l’Ad D’Antiochia evasivo e poco chiaro»

AVEZZANO – Passaggio in regione Abruzzo, nella giornata odierna, della vertenza per la situazione LFoundry di Avezzano. Ad oltre un anno dall’inizio dei cambi societari, di proprietà e gestionali, infatti, ancora è molto in ballo circa il futuro di questo stabilimento, il più grande della provincia e tra i più importanti, economicamente e strategicamente, della regione e del centro Italia.

Sull’esito dell’incontro, registriamo una nota della Fim-Cisl di Antonello Tangredi che, in sostanza, ha posto all’Ad D’Antiochia quesiti su piano industriale e investimenti, senza ricevere da questi, sempre molto evasivo a parere del segretario territoriale della Fim-Cisl, alcuna novità.

Antonello Tangredi

Questa la nota integrale della Fim-Cisl Marsica sull’incontro pescarese in Regione per la LFoundry: «L’incontro dopo i saluti dell’assessore Febbo è stato aperto dal segretario della Fim Antonello Tangredi il quale ha posto sul tavolo le questioni spinose oggetto della vertenza: dal piano industriale, per il quale si attendono ancora sviluppi concreti a l’organizzazione del lavoro, per finire con la richiesta del mantenimento dei livelli occupazionali, tenuto conto che ad oggi le dinamiche produttive sono ancora vincolate al monocliente ON Semiconductor. A seguire interventi delle altre o.o.s.s che, tuttavia, sono rimaste sulla scia della relazione introduttiva della Fim. L ‘Amministratore delegato ha cercato di rispondere ai quesiti sindacali, ma di fatto oltre a comunicare che dei 18 milioni di euro annunciati a Gennaio 2020 sia stato realizzato oltre il 50% (circa 10 milioni) non ha fornito notizie diverse da quelle dei mesi precedenti. In buona sostanza le dichiarazioni dell’A.D. a parere della Fim non sono assolutamente in linea con le strategie di un’azienda di alta tecnologia ,che si propone di crescere in questo segmento produttivo. Infatti non può essere attribuito solo al Covid, il motivo per il quale l’azienda non si proponga di fare il salto di qualità generazionale, chiedendo definitivamente aiuti economici che di qui a poco saranno messi a disposizione del Governo. Tanto meno è sostenibile ancora il pensiero LFOUNDRY di fare concorrenza alle società asiatiche sotto il profilo del costo del lavoro, proprio perché il paragone sarebbe insostenibile per la diversità dei contratti applicati, e quindi per le condizioni socio-economiche dell’Italia rispetto all’Asia, meno che mai è pensabile che l’organizzazione del lavoro proposta dal sindacato, sia messa in discussione dall’azienda che ha definitivamente pronunciato, che il turno 2-3 presenta i stessi problemi del 4-4   3-5: questo significa non volere il bene e la miglior qualità della vita degli addetti alla produzione. In chiusura della riunione , l’assessore Febbo ha annunciato che con ogni probabilità entro il mese di settembre ci farà un invito per la riunione al MISE , e alla sua domanda rivolta all’A.D. in quanto tempo LFOUNDRY possa dare risposte per il futuro e quindi risposte alle sollecitazioni sindacali, Marcello d’Antiochia nel confermare la diminuzione del 25% di una parte dei prodotti, ha risposto che non potranno essere date prima dell’ultimo trimestre 2020 e primo trimestre 2021. Tutto ciò premesso, la FIM non si ritiene per niente soddisfatta delle poche e consuete risposte LFOUNDRY e a tal proposito, ha proposto alle altre O.O.S.S e RSU di informare i lavoratori con assemblee mirate nei prossimi giorni». Fim-Cisl Avezzano.

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