Vicenda Campomizzi-Adsu. La Cgil: «Struttura vuota e senza personale. Lavoratori nella disperazione e studenti abbandonati»

L’AQUILA – Vertice in Prefettura domai alle 12 e assemblea cittadina, poco prima, alle 10,30, a L’Aquila, sulla vicenda Campomizzi e personale Adsu non riassunto.

La Cgil dell’Aquila, questa mattina, infatti, ha tenuto un presidio davanti ala struttura dedicata agli universitari, per i servizi di residenza e refezione, constatando che, attualmente, dopo le decisioni della Presidente Adsu, Eliana Morgante, la Campomizzi è desolantemente vuota.

Una situazione che, secondo la Cgil, va a totale detrimento degli studenti e di chi in quella struttura lavorava.

La dura denuncia della Cgil L’Aquila nei confronti di Adsu e Regione Abruzzo

Questa la presa di posizione ufficiale della Cgil L’Aquila.

«Gli ultimi drammatici sviluppi occupazionali, risultato di tutto quanto finora ADSU e Regione Abruzzo hanno, o meglio, non hanno prodotto, sul tema del diritto allo studio, impongono un prosieguo della mobilitazione a difesa di studentesse, studenti, lavoratrici e lavoratori.

Ad oggi la Caserma Campomizzi è vuota e 19 tra lavoratrici e lavoratori, che si occupavano del servizio di portierato, non sono stati riassunti dal nuovo aggiudicatario, gettando nella disperazione altrettante famiglie.

Ciò è il risultato della mancanza di una visione prospettica e sistemica della città, vocata alla conoscenza e alla cultura, e si traduce nella mancata erogazione di servizi strategici, con ricadute occupazionali e sociali gravissime.

Carenze da parte dell’Ente ADSU in termini di programmazione di breve, medio e lungo periodo, svelano un sistema che nell’emergenza conclamata mostra tutta la fragilità perché privo di struttura decisionale realmente efficace. Emergenza facilmente evitabile se solo si fossero valutati in tempi utili i bisogni reali della popolazione universitaria e delle parti sociali.

Pur sollecitato da anni, non si è mai attivato, infatti, un tavolo integrato al fine di concertare e condividere percorsi decisionali, con il necessario coinvolgimento di studenti, lavoratori, attori politici ed istituzionali.

Ciò che più è preoccupante è lo scollamento con le necessità di studenti e lavoratori, i quali hanno finora subito le conseguenze di decisioni miopi.

Attualmente dalla graduatoria pubblicata risultano escluse le domane presentate da 90 studentesse e studenti, smentendo un impegno, assunto anche in sede regionale, all’allargamento dei posti letto a tutti i richiedenti.

Ci chiediamo, a tal proposito, quali siano gli atti e le deliberazioni assunte dall’ADSU al fine di consentire la fruizione degli alloggi da parte degli studenti e l’attivazione in tempi rapidi della seconda palazzina ed eventualmente anche della terza, qualora ce ne fossero le necessità.

Tale intendimento, infatti, era stato esplicitato anche nel precedente incontro in sede Prefettizia e avrebbe consentito l’ampliamento dei servizi erogati dalla residenzialità pubblica a tutti i 169 studenti richiedenti e la piena occupazione del personale del servizio di portierato.

Per tutte queste ragioni abbiamo richiesto l’immediata riapertura del tavolo prefettizio, ribadendo la necessità di una condivisione delle scelte e degli indirizzi da parte delle amministrazioni deputate alla gestione pubblica del diritto allo studio finalizzata a un’attenta e puntuale progettazione e programmazione del territorio, affinché si possa realmente rilanciare un sistema integrato di servizi che tenga insieme il diritto allo studio ed il diritto al lavoro.

Riteniamo altresì necessario accertare responsabilità politiche, giuridiche e amministrative rispetto a quanto accaduto fino ad oggi.

In attesa della riunione che è stata fissata in urgenza dalla Prefetta alle ore 12 di domani 4 ottobre, nella stessa giornata di domani, a partire dalle 10.30, è convocata un’assemblea cittadina che si terrà nell’area antistante la Prefettura dell’Aquila in Corso Federico II per discutere del diritto allo studio, di città universitaria accogliente, solidale, inclusiva, senza barriere e del futuro occupazionale di tutto il personale impegnato negli appalti».

Cgil L’Aquila, Francesco Marrelli – FILCAMS L’Aquila, Andrea Frasca – FLC L’Aquila, Miriam Anna Del Biondo – UDU L’Aquila, Matteo Paoletti.

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