Volto Santo a Tagliacozzo: commemorato l’80° anniversario della Pasqua ebraica delle famiglie Orvieto – Pacifici celebrata nel ’44 grazie a Don Gaetano Tantalo

TAGLIACOZZO – Il primo importante appuntamento delle annuali manifestazioni in onore del Volto santo a Tagliacozzo, che è anche la Festa della Municipalità, è stato nel pomeriggio di giovedì 4 aprile, alle ore 18.00, nella Sala consiliare, per la commemorazione dell’80º anniversario della Pasqua ebraica che i membri della famiglia Orvieto – Pacifici, riuscirono a celebrare il 7 aprile 1944, nella casa canonica della chiesa di San Pietro, con l’aiuto di don Gaetano Tantalo.

Dopo l’8 settembre 1943 le famiglie Orvieto e Pacifici che stavano trascorrendo le ferie estive in Magliano dei Marsi, prevedendo l’arrivo dei nazisti, fuggirono nel vicino paesino di Poggio Filippo nel territorio comunale di Tagliacozzo. Di qui si risolsero di chiedere aiuto al sacerdote cattolico Don Gaetano Tantalo, che avevano conosciuto nel 1940.

Don Gaetano Tantalo, che era parroco della chiesa di San Pietro nel quartiere di Alto la Terra, accolse da subito i sette ebrei che altrimenti avrebbero rischiato sicura deportazione.

I signori ebrei erano: Mario Pacifici e la moglie Gilda Borghi Pacifici; Enrico Orvieto e la moglie Giuditta Orvieto con i figli Gualtiero, Giuliano e Natan (quest’ultimo ancora in vita). I due nuclei familiari rimasero nascosti nella casa canonica fino al giugno 1944.

Per questi motivi, il 31 maggio 1978, l’istituto Yad Vashem riconobbe don Gaetano Tantalo come Giusto tra le nazioni e il suo nome è posto ai piedi di un albero piantato il 7 marzo 1982 nel giardino dei Giusti a Gerusalemme.

Don Gaetano infatti, con la complicità della sorella Domenica, del di lei marito e di tanti parrocchiani e tagliacozzani, riuscì a tutelare nella più completa segretezza le sette persone ebree, cercando, pur nelle difficoltà del momento storico, di non far mancare loro nulla.

Grande fu la delicatezza del sacerdote nei confronti degli obblighi religiosi delle persone ebree che nascondeva, che in occasione della Pasqua del 1944 riuscì a calcolarne la data precisa (il 7 aprile) e a procurare tutto l’occorrente affinché la celebrassero secondo le loro disposizioni cultuali.

La commemorazione in Sala consiliare è stata aperta dal saluto istituzionale del Sindaco Vincenzo Giovagnorio, è proseguita con una dotta relazione del diacono Nazareno Moroni sulla storia e le modalità con le quali gli Ebrei celebrano la loro Pasqua ed è stata conclusa dal Parroco don Ennio Grossi che ha evocato con dovizia di particolari la vicenda, soffermandosi sugli aspetti di rispetto interconfessionale della nobile figura di don Gaetano Tantalo.