Weimar Kabarett e Bruno Maccallini: domenica al Teatro dei Marsi di Avezzano “Diva” il nuovo spettacolo della Trilogia

AVEZZANO – “Grotesk”, “Stasera mi vengo a trovare” e poi “DIVA” sono i tre elementi della trilogia del Weimar Kabarett proposto da Bruno Maccallini e dalla sua Compagnia.

Il primo è stato già ad Avezzano, il secondo dovrebbe arrivare tra l’estate e l’autunno di quest’anno, mentre “DOIva – Una Sinfonia Per Weimar”, spettacolo musicale in due tempi di Antonella Ottai, regia di Bruno Maccallini, andato in scena in anteprima nazionale al Teatro Vascello di Roma il 22 Aprile 2024 nell’ambito della Rassegna WEIMAR KABARETT, sarà ad Avezzano, al Teatro dei Marsi domenica 26 gennaio, nel quadro degli eventi per la Giornata della Memoria.
Lo spettacolo vede Chiara Bonome, Bruno Maccallini e Pino Cangialosi, con la ideazione visiva di Salvatore Maira e i costumi di Alessia Sambrini, riportare in scena quelle atmosfere, quei momenti e quegli eventi che furono tipici dell’epoca della Repubblica di Weimar, specie di piccolo angolo di mondo che fece da siparietto al buio periodo del nazismo e che sarebbe sfociato nella più tremenda delle guerre del Ventesimo secolo.
In realtà, le scene riproposte si svolgono in un o dei caffé più famosi della Vecchia Berlino: il Romanischer Café!

“Diva Una sinfonia per Weimar” è di fatto una specie di omaggio a questa epoca del Cabaret ricordandone alcuni dei suoi personaggi e interpreti più significativi. Grazie ad un personaggio immaginario, che dà consistenza ad una figura femminile assai importante, DIVA, la Nuova Donna, nella quale confluiscono le diverse figure di cantanti, attrici, poetesse e personalità varie che in tutti
i campi stavano rivoluzionando l’immagine della donna, quali Else Laske-Schüler, la Waldoff e grandi attrici come Marlene Dietrich e le danzatrici come Anita Berber e Valeska Gert, DIVA, dicevamo, rivive tutto un mondo scomparso e, talora, sconosciuto ai più. Diva riassume tutte le figure dette insieme a drammaturghi, cabarettisti e maghi che riportano allo spirito di Weimar.

Non vogliamo anticipare nulla, ma il capocameriere del Romanischer Café, alias Bruno Maccallini, che si configura anche come confidente di molti dei personaggi delineati, con le sue battute e la sua presenza riporta alla Berlino degli anni ’20 con le viste di una città che era animata da uno spirito del tutto particolare, quello di Weimar.

In fondo, il kabarett del periodo di Weimar fu una forma artistica musicale caratteristica di Berlino degli anni ’20, diventata famosa per il suo alto livello di inventiva, per la vibrante vita notturna che vi ruotava attorno e per la divulgazione, da esso operata, di nuovi stili di musica e grazie a Chiara Bonome, Bruno Maccallini e Pino Cangialosi, tutto ciò rivivrà sul palcoscenico del Teatro dei Marsi.