“Amate da morire” contro la violenza sulle donne. In scena il duo Frezzini – Francesconi

Un tema pregnante e urgente come quello della violenza sulle donne non può e non deve finire mai “in seconda pagina”.

Se, in questo assurdo e doloroso ambito dell’esistenza, ognuno fa la sua parte – dal privato cittadino su su fino alle istituzioni – potremmo davvero scrivere una volta per tutte la parola BASTA!

È questa, la parola che conclude lo spettacolo “AMATE DA MORIRE” che verrà portato in scena 23 maggio al Castello Orsini di Avezzano alle ore 21 dalla ASSOCIAZIONE PROTEO che, insieme alla LILT LEGA ITALIANA LOTTA AI TUMORI e con il contributo della Fondazione Carispaq, intende dare – coerentemente con le finalità del sodalizio, da sempre impegnata verso temi storico-sociali-personali molto importanti – il suo duplice prezioso contributo al tema; 

duplice contributo, sia perché lo spettacolo racconta storie vere di violenza sulle donne, sia perché il ricavato dello spettacolo, verrà devoluto appunto alla LILT per essere impiegato in iniziative a favore delle donne.

“Ci son uomini che uccidono le donne…” (cit.);

è questo il punto di partenza da cui muove la performance teatrale “AMATE DA MORIRE”, i cui ideatori sono Francesco Frezzini e Emma Francesconi che ne è anche la regista

Il cast di produzione, i cui nomi sono ben noti al pubblico, è costituito da Rino Di Rienzo che cura la scenografia e le luci, Gaetano Paciotti per le fotografie di scena, i video e le proiezioni sono di Federica Restaino e le maschere di Gianna Danese.

Partecipano Emanuele Brancone e Orietta Spera.

I due apprezzati ideatori saranno insieme anche sul palco a narrare lo scottante argomento che narra di storie vere: ieri o ier l’altro è stata la volta di una giornalista di Al Jazeera uccisa in un territorio occupato in Palestina;

donne che muoiono in guerra, ora in Ucraina, ma anche nel Mali, in Nigeria, in Sudan, nello Yemen e in ogni dove;

donne vituperate, offese, uccise da uomini, siano essi mariti amanti fidanzati…

Che sia in guerra o per una qualsiasi ragione, muoiono donne!

E l’aspetto più tragico della continua mattanza di donne è che le violenze domestiche hanno un posto di assoluto privilegio nell’ordine degli accadimenti; quello che dovrebbe essere un luogo in cui sentirsi al sicuro e protette diventa invece, un luogo di sofferenze e di morte…

Ogni giorno c’è una nuova morte!

Non basta dire “basta!”, occorre gridarlo: “BASTA!”.

E lo spettacolo, dopo una attenta ricostruzione di casi reali, si conclude appunto con un grido che vuol essere dire basta alle sofferenze, basta alle violenze, basta alle morti.

Informazioni

Necessaria la prenotazione presso la Frezzini Viaggi Agenzia – Corso della Libertà ad Avezzano.

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