Capistrello, torna a splendere grazie ai volontari la Chiesa di Santa Barbara dedicata ai Minatori

Capistrello – Un luogo sacro dedicato ai Minatori del paese. Un paese che nella sua conformazione originaria fu costruito interamente sulla roccia, la stessa roccia che negli anni si è legata indissolubilmente agli abitanti di Capistrello anche sotto l’aspetto lavorativo. Prima abili scalpellini, poi instancabili minatori che, quella roccia, l’hanno modellata e fatta “saltare” migliaia di volte con l’ausilio di mine, per consentire la costruzione di infrastrutture e gallerie.

Oltre a ricordare le imprese per la costruzione di grandi trafori però, a Capistrello, si ricordano tanti morti sul lavoro proprio in quei cantieri. In ogni casa del paese c’è la foto di un nonno, di un fratello, di uno zio morto in miniera. E proprio in ricordo del sacrificio di questi compaesani, a fine ‘800 è stata costruita una chiesa dedicata alla Protettrice dei minatori, Santa Barbara. Una chiesa la cui opera fu finanziata dal Principe Torlonia che la fece costruire proprio dopo l’inaugurazione del condotto che prosciugò il Lago del Fucino, a pochi metri dalla discenderia della macchina, un tunnel scavato nella roccia che serviva come condotto di servizio per portare in superficie il materiale che si trovava 80 metri sotto terra. La Chiesola, che si trova sulle pendici del Monte Punta di Ferro, ha conferito da quel momento, il nome a tutto il quartiere che si apre sui Piani Palentini.

Da mesi, il Comitato di Santa Barbara Capistrello 2022, guidato dal Presidente Aldo Pizzi, ha intrapreso un grande lavoro di ristrutturazione della chiesa dedicata alla Santa tanto venerata in paese. Grazie al restauro, dopo tanti anni, i fedeli torneranno a riunirsi in occasione della festa dei minatori in programma il 4 Dicembre.

Una ristrutturazione fatta dai fedeli, volontari instancabili che, grazie al contributo della Ditta Edilfan che ha messo in sicurezza il “Cantiere”, hanno predisposto uno straordinario impianto luminoso sulle scalinate che sono state ripulite fino a farle tornare agli antichi splendori. E così è stato fatto anche per le pareti interne ed esterne, i pavimenti, il giardino, il portone e ogni minimo dettaglio del luogo sacro. Finalmente Capistrello e tutti i fedeli possono tornare a vivere questo luogo sacro, a cui è stata ridata la dignità che merita e che in questi giorni sarà protagonista delle “Novene”.

Nella foto il neo Parroco di Capistrello Don Lorenzo Macerola, Don Antonio Sterpetti e i volontari del Comitato Feste.

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