Caro prezzi: venerdì 30 settembre l’agricoltura scende in piazza per protesta

Alla vigilia del rincaro delle bollette con la fiducia delle imprese ai minimi da aprile 2021 secondo l’Istat, è l’agroalimentare italiano a scendere per primo in piazza nella nuova legislatura con migliaia di contadini con animali e prodotti tipici al seguito per denunciare una situazione insostenibile che minaccia il lavoro, l’economia e la sopravvivenza del Made in Italy a tavola a causa dell’esplosione dei costi di produzione scatenata dalla guerra in Ucraina.    

L’appuntamento è per venerdì 30 settembre a partire dalle ore 9,30 a Milano nel Parco Sempione all’Arco della Pace dove a guidare la protesta assieme al presidente Ettore Prandini ci saranno giovani agricoltori, allevatori e pastori provenienti dalle diverse regioni, che vedono messo a rischio il proprio futuro, con vanghe, campanacci e balle di fieno, tra flash mob e provocazioni.

Per l’Abruzzo sarà presente anche il delegato di Coldiretti Giovani Impresa Giuseppe Scorrano.

Simbolo della manifestazione è l’asinella Terra.

Ma saranno migliaia gli agricoltori arrivati da tutta Italia per far conoscere i primati a rischio del Made in Italy a tavola, nella più grande fattoria mai realizzata nel centro di una città con maxi mercato contadino, street food a chilometri zero, pet therapy con gli animali della fattoria, agrichef ai fornelli, agriasilo, le eccellenze agroalimentari di Filiera Italia, le innovazioni tecnologiche a basso impatto ambientale e i prodotti del social farming.

Un patrimonio da primato mondiale dell’Italia che rischia di sparire sotto la pressione della crisi.

Per l’occasione sarà presentata l’analisi della Coldiretti su “La guerra sulle tavole degli italiani” con focus sugli effetti della crisi energetica sulla filiera agroalimentare e le proposte della Coldiretti per la nuova legislatura.

E’ prevista la presenza di rappresentanti del mondo politico, economico e dei consumatori

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