Celano. Il centro per l’autismo “La Casa dei Sogni”apre le porte ai primi ragazzi

CELANO – Oggi, 9 settembre, alle ore 16, sarà aperta la ”Casa dei Sogni – Centro per l’autismo”, situata in via Stazione, ex caserma della Polizia Locale di Celano.

Il centro diventerà operativo con l’ingresso dei primi quattro ragazzi, due dei quali hanno terminato il percorso scolastico.

Il polo, inaugurato a luglio dello scorso anno dal Sindaco Settimio Santilli e dal Consigliere Cinzia Contestabile, è nato per contrastare ogni forma di dipendenza e per fornire un supporto alle persone affette da autismo e alle loro famiglie.

La finalità è quella di offrire attività che siano interessanti per i ragazzi, percepite favorevolmente dalle loro famiglie e che permettano una programmazione con impatto immediato sulla funzionalità delle abilità e loro generalizzazione in situazioni reali.

Il progetto è coordinato da Divina Cavasinni, delegata alla disabilità, famiglia, Centro Peter Pan e al Centro per l’Autismo, in collaborazione con Silvia Morelli delegata ai Servizi Sociali, la dottoressa Diana Mascitti, Referente della Casa dei Sogni.

La Casa ha il supporto dell’intera Amministrazione comunale, sempre molto vicina a tutto ciò che riguarda le tematiche sociali e familiari.

Divina Cavasinni

«Il polo per l’autismo è un fiore all’occhiello non solo per la nostra città ma per l’intero territorio, in quanto è l’unica struttura presente in Marsica e nella provincia dell’Aquila con trattamento ABA – spiega la Cavasinni – .

Le strategie di intervento ABA (Applied Behavior Analysis) offrono una molteplicità di tattiche basate sull’evidenza scientifica, efficaci per l’insegnamento di comportamenti funzionali e la riduzione di comportamenti maladattivi.

Adesso si parte con i primi quattro ragazzi, ma presto si arriverà alla piena efficienza con i 22 posti letto in fase di accreditamento finale in Regione Abruzzo.

Il centro, oltre ad ospitare i ragazzi, avrà come obiettivo quello di ridurre i comportamenti disfunzionali, di migliorare e aumentare la comunicazione, e di sviluppare l’apprendimento.

Questo è un ulteriore segnale di attenzione e vicinanza – conclude la Cavasinni – da parte dell’amministrazione nei confronti di un tema sociale molto importante».

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