Centro Regionale di Diabetologia Pediatrica di Chieti. Santangelo: auspicabile potenziamento di personale e di servizi

L’AQUILA – Il Vicepresidente del Consiglio regionale, Roberto Santangelo, sulla situazione della Diabetologia Pediatrica regionale si augura un rapido potenziamento di personale e servizi.

«Ho recepito il disagio manifestato da alcuni genitori di pazienti pediatrici affetti da diabete ospiti del Centro Regionale di Diabetologia Pediatrica di Chieti, relativo alla carenza di personale dedicato ad assicurare quanto necessario e previsto per un’assistenza ottimale a persone che, oltre ad essere pazienti, sono anche bambini.

In data 24 gennaio c.a. ho scritto al Direttore Generale, Amministrativo e Sanitario della ASL2-Lanciano Vasto Chieti circa le segnalazioni di disservizi e chiedere, nei limiti della fattibilità, l’immediata integrazione del personale medico e paramedico necessario a garantire l’assistenza dovuta ai giovani pazienti; veloce è stata la risposta dell’Azienda Sanitaria che ha disposto l’immediata assegnazione di una unità medica al reparto di Diabetologia, precisando di avere  in itinere un reclutamento straordinario di personale para medico.

Ho ritenuto di dover sensibilizzare all’argomento anche l’Assessore Regionale alla Sanità Dott.ssa Nicoletta Verì, e con nota datata 9 febbraio c.a. ho condiviso la mia idea circa la necessità di una soluzione alla problematica in parola; l’Assessore Verì ha prontamente sollecitato la Direzione Sanitaria di Chieti a porre in essere tutte le iniziative utili a risolvere le problematiche rappresentate.

Indubbio e riconosciuto è il ruolo che il Centro di Diabetologia Pediatrica di Chieti ha come punto di riferimento per tutto il centro Italia nonché il ruolo di fiore all’occhiello della nostra Regione per le potenzialità in ordine alla qualità di assistenza e numero di posti disponibili per i giovani pazienti; quello che auspico, e credo di interpretare il pensiero di tanti, è ipotizzare la creazione di progetto pilota che preveda un team sanitario plurispecialistico e pluriprofessionale all’interno del reparto munito di autonomia gestionale, che comprenda, oltre al medico specialistico, infermieri dedicati, dietista, dietologo e possibilmente psicologo, assistente sociale e volontari per una cura a 360 gradi (prevenzione, previsione cura e riabilitazione) del diabete infantile e per il necessario supporto psicologico e di informazione da garantire anche ai parenti dei giovani ricoverati; stiamo parlando infatti non solo di pazienti pediatrici, bambini, figli malati; stiamo parlando anche di genitori che vivono accanto ai loro figli un dolore raddoppiato, un disagio, una sensazione di impotenza e di smarrimento incommensurabili;

Confido e sono sicuro della sensibilità di chi è deputato a scelte e decisioni così importanti che investono la salute ed il futuro dei nostri giovani; sarò vigile e presente nel monitorare l’adozione delle azioni migliorative proposte, attivando quanto nelle mie prerogative di Vice Presidente del Consiglio Regionale».

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