Emergenza Ucraina. Iniziative e programmi per fronteggiare l’esodo dei rifugiati

Partiamo con il nostro punto Ucraina partendo dall’Aquila: Individuare possibili percorsi di inserimento lavorativo per i cittadini in fuga dalla guerra in Ucraina.

È la prospettiva emersa a seguito di interlocuzioni avviate tra Comune e Ance L’Aquila. Nei giorni scorsi il sindaco, Pierluigi Biondi, ha incontrato alcuni rappresentanti dell’associazione costruttori edili guidati dall’architetto Eliseo Iannini, già responsabile Ance per l’emergenza Covid e attualmente delegato dal presidente, Gianni Frattale, per fronteggiare le complessità generate dall’arrivo di cittadini provenienti dal paese dilaniato dal conflitto bellico in corso. 

Spostandoci verso Pescara la prefettura fornisce informazioni per quanto riguarda i centri d’accoglienza:

Si informa che sul sito internet istituzionale della Prefettura – UTG di Pescara è stato pubblicato l ’avviso esplorativo volto alla individuazione di operatori economici per l’affidamento dei servizi di gestione di centri di accoglienza di cui all’ art. 11 del d.lgs. n. 142/2015 e al relativo schema di capitolato di appalto approvato con d.m. 29 gennaio 2021, costituiti da singole unità abitative ovvero da centri collettivi con capienza fino a 50 posti, situati nel territorio della provincia di Pescara, in favore di cittadini ucraini in fuga dal conflitto bellico. Scadenza presentazione manifestazione di interesse: 31 marzo 2022 ore 18.

Non solo la Regione Abruzzo sta dedicando tanti sforzi per quanto riguarda l’emergenza ma anche il Molise sta trovando soluzioni per quanto riguarda questa grave situazione, sopratutto per l’accoglienza infatti dopo una riunione della prefettura e sono state illustrate Ie attività poste in essere dalla Prefettura, d’intesa con il Commissario delegato, per potenziare la capacità di accoglienza del sistema governativo: completamento delle verifiche ispettive delle strutture proposte nell’ambito della procedura di gara in corso, avvio di nuove procedure in conformità alle recenti direttive ministeriali emanate in argomento e ricognizione, attraverso i Sindaci della provincia, delle strutture alloggiative disponibili nei rispettivi territori, al fine di valutare la possibile sottoscrizione di accordi ai sensi dell’art. 15 della legge n. 24v1990.

Non ultimo anche Rieti continua a cercare soluzioni per la crisi umanitaria infatti prosegue l’attività di monitoraggio e tracciamento delle presenze finalizzata alla conoscenza in tempo reale dell’andamento del fenomeno dell’accoglienza , ma anche al tempestivo inserimento dei nuovi arrivati nei circuiti socio-assistenziali, sanitari e scolastici per garantire l’esercizio dei diritti e delle prerogative riconosciuti. Dal monitoraggio settimanale, concluso oggi, sono risultati presenti nei CAS 83 cittadini ucraini, mentre 330 usufruiscono di ospitalità presso privati o altre strutture (Associazioni, enti religiosi etc.). Tali dati collimano con quelli della ASL relativi al rilascio degli STP. I dati riguardanti i CAS sono raccolti direttamente dalla Prefettura per il tramite degli enti gestori. Quelli relativi all’ospitalità presso privati o Enti sono forniti dai Sindaci e dalle FF.OO. che con precisione e tempestività, dall’inizio dell’emergenza, monitorano la situazione nei rispettivi territori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *